Omicidio Campogalliano, il killer Mourad Chail da due anni custode della trattoria

Il titolare: "Un ragazzo normale". La lama sottratta dalla cucina del ristorante

La scena del crimine; l'omicida di Campogalliano

La scena del crimine; l'omicida di Campogalliano

Campogalliano (Modena), 24 giugno 2020 - "Mourad? Un ragazzo normale. Parla poco l’italiano ma sul suo conto non ho nulla da dire". Giovanni, titolare della trattoria Barchetta nell’omonima strada di Campogalliano, apparecchia i tavoli per il pranzo: "Ieri sera (sabato, ndr) eravamo chiusi. Ho scoperto tutto stamattina dai giornali on line - dice - in effetti Mourad non è in casa, ma non so cosa sia successo, io non so nulla".

Mourad Chail, mentre parliamo col gestore del ristorante, è già in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato. "Abita qui sopra il ristorante da due anni - aggiunge Giovanni - il padre della moglie Fatima è stato per anni custode della trattoria, poi è tornato in Marocco ed è rimasta qui la donna. Da due anni c’è anche Mourad. Hanno una bambina. Mamma e figlia ora sono in Marocco, erano partite l’inverno scorso e da quando è esplosa l’epidemia di Covid non sono più tornate". Il 29enne, dunque, domenica sera era in casa da solo.

false

"Non mi ha mai dato problemi - conclude - abbiamo avuto due furti e quindi un custode ci serve visto che io abito in un altro Comune. Lui era tranquillo, ci siamo trovati bene, cosa sia successo ieri sera io non lo so".

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Mourad sarebbe stato raggiunto sotto casa dal 36enne Mohamed Salah, con il quale aveva litigato poco prima in un bar di Campogalliano. Sarebbe sceso con un coltello affilato, di quelli usati per pulire il pesce: secondo gli inquirenti lo avrebbe sottratto dal ristorante di cui possedeva le chiavi. 

Il locale era comunque perfettamente in ordine e la colluttazione tra Mourad e Mohamed è avvenuta all’esterno. Le prime macchie di sangue si vedono ad alcuni metri dalla trattoria e proseguono per un centinaio di metri ancora, verso il ponte sul Secchia. Anche i vicini descrivono Mourad come tranquillo e collaborativo quando la zona è stata colpita dalla piena. Nessuno, invece, aveva mai visto la vittima, arrivata in bicicletta.

"Qui non è mai successo nulla di brutto - dicono i residenti - è una zona tranquilla. Al massimo c’è un gruppo di ragazzini che si ritrova a chiacchierare sul ponte che porta a Modena, a volte fanno schiamazzi. ma Questa è un’oasi di pace, mai avremmo immaginato potesse succedere una cosa simile", concludono.  

val. b.