Omicidio a Modena, imprenditore massacrato. Il socio si dice estraneo ai fatti

Pietro Ragazzo ha fatto poi scena muta davanti al Gip avvalendosi della facoltà di non rispondere

Il luogo dell'omicidio (foto Fiocchi)

Il luogo dell'omicidio (foto Fiocchi)

Modena, 15 giugno 2018 - Si è detto estraneo ai fatti, avvalendosi subito dopo della facoltà di non rispondere. Questo pomeriggio alle 13, nel carcere Sant’Anna, il 50enne Pietro Ragazzo, originario di Avellino, è comparso davanti al gip Eleonora Pirillo per l’udienza di convalida del fermo, che ha fatto seguito al ritrovamento, mercoledì mattina tra le vie Emilia Est e Mavora, del cadavere di Raffaele Cavaliere, 67enne casertano, residente anche lui da anni in città, suo socio in affari in una srl dell’edilizia.

Il provvedimento è stato firmato nella giornata di ieri dal pubblico ministero Marco Niccolini, che coordina le indagini in mano alla squadra mobile del vice questore aggiunto Marcello Castello. Il gip Pirillo si è riservato sulla decisione in merito alla convalida.