Modena, morta sui binari, è omicidio. Il killer aveva ucciso ancora

Fermato un magazziniere 50enne: rapinò e ammazzò un’anziana. Voleva simulare un incidente

La polizia sui binari e a destra nel riquadro Arietta Mata, la prostituta 24enne uccisa

La polizia sui binari e a destra nel riquadro Arietta Mata, la prostituta 24enne uccisa

Modena, 27 gennaio 2018 - L’ha rincorsa sulle rotaie dopo averla rapinata e, quando è riuscito ad afferrarla, l’ha strangolata per poi finirla, probabilmente, fracassandole il capo su binari. Ma che farne del corpo senza vita? Lui, Pasquale Concas, magazziniere 50enne e assassino recidivo, ha pensato bene di inscenare la tragedia, sistemando il cadavere della sua vittima sulle rotaie. Ma le ferite lasciate dalla violenza del passaggio del treno non hanno cancellato quelle dell’atroce delitto.

È stata uccisa la 24enne ungherese Arietta Mata, lucciola domiciliata a San Damaso, nel modenese, trovata morta domenica mattina sulle rotaie, appunto, in località Gaggio di Castelfranco. In sole 24 ore dal rinvenimento della salma gli uomini della mobile di Modena, diretta dal vicequestore aggiunto Marcello Castello, hanno risolto il caso. Giovedì mattina è scattato il fermo per Pasquale Concas, originario di Tortoli, in provincia dell’Ogliastra, Sardegna.

L’uomo è stato raggiunto dai poliziotti nella sua abitazione in affitto a Montale, poco fuori Modena e ieri mattina, nel corso dell’udienza di convalida, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il movente? Una rapina finita male a quanto pare. Concas voleva i soldi della giovane Arietta per giocarli alle slot. Le accuse sono omicidio aggravato e rapina. Questa mattina alle 11 è previsto l’interrogatorio di garanzia nei confronti del 50enne. Il magazziniere, che lavorava all’interno di Nordiconad, a Modena, è un assassino recidivo: nel 1994, a Olbia, uccise un’anziana dopo averla rapinata. Finito dietro le sbarre, ad Alghero, nel 2008, ottenne la semiliberà ma tornò in cella, nel 2011 per aver violato doveri legati a orari e frequentazioni. Per ottenere la misura alternativa Concas, nel 2012 fece pure lo sciopero della fame lanciando un appello a livello nazionale.

Uscito nel 2013, si trasferì al Nord per cominciare una nuova vita con la ex fidanzata. Perchè Arietta Mata? A quanto pare il 50enne l’aveva già caricata in auto altre volte prima dello scorso sabato notte. Insomma, la conosceva. Sabato, però, il suo istinto omicida ha ripreso possesso della sua mente e delle sue mani. Secondo le indagini della mobile, coordinate dal pm Katia Marino, infatti, la 24enne è salita in auto in via Emilia Est, dove era solita vendere il proprio corpo. (I tatuaggi hanno aiutato gli inquirenti nell’identificazione).

Concas, a bordo di una Renault ha raggiunto le campagne di Gaggio e qui sarebbe iniziata una collutazione, volta appunto a rapinare la vittima. La giovane lucciola sarebbe scappata verso i binari ma il magazziniere l’avrebbe raggiunta, afferrandola alle spalle, stringendole le mani attorno al colpo e finendola contro le rotaie, per poi abbandonarla lì in attesa che il passaggio del treno facesse il resto. «La polizia scientifica è stata utilissima perchè ha intuito che le tracce di sangue erano precedenti all’investimento del convoglio: la 24enne era stata uccisa prima e il suo corpo adagiato sulle rotaie. Contro di lui ci sono indizi forti. Non essendo stato trovato il cellulare della giovane o i suoi documenti, l’attività si è basata sui contatti e siamo risaliti all’ultima persona che l’aveva vista, poi immortalata nelle immagini che ci hanno permesso di vedere il passaggio della sua vettura».

Sconvolta la sua ex fidanzata, col quale l’uomo si era trasferito a Grizzana Morandi, Bologna, nel 2014: «Ho capito ora che lasciandolo mi sono salvata – afferma – mi sono innamorata di lui quando ancora era detenuto ad Alghero: io ero una tirocinante, all’epoca. Siamo stati insieme dieci anni poi, quando ho capito che era un vile, un bugiardo e che spendeva tutto al gioco sono scappata. Mi ha cercato poco tempo fa: fortunatamente non gli ho risposto».