Omicidio di Zocca, uccisi a colpi di roncola nella stalla / FOTO e VIDEO

Due anziani fratelli: sotto torchio il genero di una delle vittime

Breno Bertarini, uno delle due vittime

Breno Bertarini, uno delle due vittime

Zocca (Modena), 28 febbraio 2018 - Ugo e Breno Bertarini, 73 anni il primo e 70 l’altro. Fratelli e ‘colleghi’ nell’azienda agricola di via San Giacomo accanto alla quale sorge quella stalla dove ieri mattina, verso le 8, sono stati trovati morti. Uccisi con una roncola; i due corpi sono stati scoperti dalla figlia di Ugo, nonché nipote di Breno. È stata lei a dare quell’allarme che ha generato, da subito, la caccia all’uomo a Zocca, paese ben più noto per aver dato i natali a Vasco Rossi che per casi di cronaca nera.

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Sì, perché i carabinieri hanno subito diffuso un nome, ovvero quello di Angelo Rainone, ex marito della donna, 50enne, e padre dei loro due figli, uno piccolo e l’altro adolescente (che ieri mattina era accanto alla madre quando è stata fatta la macabra scoperta). Quel nome è saltato fuori per un motivo ben preciso: Rainone è stato denunciato in passato per minacce nemmeno tanto velate nei confronti anche dei due settantenni uccisi. Pare che i fratelli, infatti, si fossero rivolti più volte ai carabinieri della locale stazione per denunciare gli episodi, senza nascondere lo stato di paura in cui erano costretti a vivere. Un uomo, il 50enne, che in paese viene descritto come ‘violento’ e scortese anche da una barista, Jennifer Muzzarelli, che racconta di averlo denunciato dopo essere stata aggredita e insultata senza motivo lo scorso dicembre.

Ma torniamo alla mattinata di follia in un paese ieri ricoperto da una coltre bianca e scintillante, macchiata all’improvviso di rosso. Sono passate da poco le otto e la figlia di Ugo arriva in azienda, accompagnata dal figlio adolescente. Nessuna risposta, nessuna traccia del padre o dello zio, fratello dell’uomo che, in pensione, quasi ogni giorno aiutava Ugo, occupandosi anche dei figli della nipote, che aveva visto crescere. Così la donna entra nella stalla e il freddo glaciale e lo choc impediscono alle grida di uscire dalla sua bocca: i due corpi sono a terra, senza vita.

Scatta l’allarme ai carabinieri. Nella piccola frazione di Lame arrivano gli uomini del comando operativo e il pm titolare dell’indagine, Lucia De Santis. «Non ci sono confessioni e nessun fermato – spiega il magistrato – l’attività di indagine è allo stato embrionale. I due fratelli sono stati trovati morti nella stalla, pare uccisi a colpi di roncola. Il sopralluogo è stato difficoltoso a causa della presenza di conigli e cani nella stalla e per le temperature rigide».

Contemporaneamente Rainone viene avvistato in paese e, per il timore che possa recarsi a prendere il figlioletto, all’asilo, gli operatori vengono informati affinchè mettano in sicurezza la struttura. L’uomo è quindi raggiunto da una pattuglia per essere accompagnato in caserma, dove sarà interrogato a lungo. I militari sono rimasti nell’azienda agricola fino a sera, insieme alla scientifica e ai Ris.

Breno e Ugo Bertarini, zocchesi doc, li conoscevano un po’ tutti in paese. «Due pezzi di pane», raccontano gli anziani nell’unico bar in località Lame. «Bravissime persone». Sul caso, ieri, è intervenuto anche il sindaco di Zocca, Gianfranco Tanari: «Sappiamo che Angelo era seguito dal centro di salute mentale per problematiche di carattere psicologico. Ci risulta che sia stato denunciato dalla ex moglie, per minacce di recente. Il nostro assessorato alle politiche sociali era informato, sapevamo che c’erano problematiche di natura famigliare e c’erano report frequenti sulla situazione. Purtroppo si è arrivati troppo tardi».

Il presunto movente, se l’autore fosse confermato? Pare che il 50enne volesse occuparsi da solo della gestione aziendale e le tensioni coi fratelli sarebbero cresciute di giorno in giorno, fino a portare i due anziani a denunciare. Il loro grido d’allarme è rimasto inascoltato troppo a lungo.