
La tragedia di Alfredo Morgese, il 52enne di Marano morto all’alba di giovedì mattina mentre lavorava per la sua ditta all’aeroporto Marconi di Bologna, dovrà ottenere delle risposte. Come da prassi in casi come questi, un fascicolo per omicidio colposo è stato aperto in Procura, con pm Beatrice Ronchi; non è da escludersi che verranno indagati il collega che era alla guida del mezzo che lo ha schiacciato e i responsabili della sicurezza della ditta Frantoio Fondovalle srl, l’impresa di Marano per cui l’operaio lavorava da 14 anni.
Una ditta che Ance (Associazione nazionale costruttori edili) Emilia Centro, con il presidente Leonardo Fornaciari, difende a spada tratta: "Per noi e per le nostre imprese i lavoratori sono una risorsa preziosa da valorizzare e proteggere. In questo contesto Frantoio Fondovalle, nostra associata, è nota per gli investimenti in materia di sicurezza, per la formazione e per la particolare attenzione nei confronti dei propri dipendenti".
Estraneo alla vicenda sarebbe invece l’aeroporto Marconi, che, dopo avere affidato alla ditta di Marano l’appalto del rifacimento del manto stradale della pista per gli aerei, non aveva alcuna responsabilità sulla sicurezza dei dipendenti dell’azienda. Ora, starà agli inquirenti valutare se siano necessari documenti da richiedere all’aeroporto riguardo al rapporto di lavoro con la ditta. Con tutta probabilità verranno acquisite e vagliate le registrazioni delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso l’incidente, dato che nonostante l’area interessata dai lavori fosse molto vasta, alcuni occhi elettronici si affacciano proprio su quel punto. Si attenderanno poi i risultati dell’autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni.
I fatti. Alfredo stava lavorando al rifacimento del manto stradale sulla pista dell’aeroporto quando è stato schiacciato da un mezzo della sua stessa ditta che procedeva in retromarcia, condotto da un collega. Erano circa le 3 del mattino.
Ora la polizia con la Polaria e ispettorato del lavoro, coordinati dalla Procura, dovranno individuare e attribuire le responsabilità di ciò che è successo, per capire se ci siano state disattenzioni o imprudenze da parte di una delle persone coinvolte, oppure problemi ai mezzi, che abbiano impedito lo svolgimento del lavoro in completa sicurezza per i lavoratori.
Il lutto. L’operaio lascia la moglie e le figlie, sotto choc tutto il paese di Marano. Il sindaco di Marano, Giovanni Galli, ha inviato un telegramma di cordoglio alla famiglia, a nome della comunità. Inoltre, lo stesso primo cittadino ha reso noto che sta valutando di indire il lutto cittadino durante la giornata dei funerali.
Intanto, si moltiplicano i messaggi di vicinanza e cordoglio, anche via social. Sulla bacheca della moglie, Silvana Rispoli, Francesca scrive: "Abbiamo appreso con grande dolore della drammatica scomparsa di Alfredo... Indelebile per noi tutti rimane il suo solare e contagioso sorriso. Sono due giorni che non troviamo pace al pensiero. Il nostro cuore è spezzato dal dolore. A tutta la famiglia porgiamo le nostre condoglianze e la nostra vicinanza".
Marlyse dice: "Abbiamo appreso la notizia che ci rattrista e siamo col cuore con te e famiglia". E Angela sottolinea: "Silvana non ci sono parole: le mie sorelle e io siamo col cuore vicino a te e famiglia. Ciao Alfredo".
Federica Orlandi
e Marco Pederzoli