Operatori socio sanitari, ora la qualifica si ottiene a scuola

Il progetto nasce da un protocollo siglato con la Regione Il Cattaneo-Deledda ha inaugurato un nuovo percorso. Il preside De Mizio: «Così i ragazzi risparmiano tempo e denaro»

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Un nuovo laboratorio dotato di tutte le più importanti attrezzature, per mettere in pratica le conoscenze teoriche e prepararsi alla professione di operatore socio sanitario. L’Istituto Cattaneo-Deledda – il primo nella provincia di Modena ad aver attivato il percorso Oss, nato da un protocollo di intesa tra l’Ufficio scolastico regionale e la Regione Emilia-Romagna – ha inaugurato ieri uno spazio attrezzato per questo indirizzo di studi, realizzato all’interno della sede principale della scuola e perfezionato grazie al progetto europeo Erasmus+KA1, a cui partecipano i docenti dell’istituto.

«Questo laboratorio – ha esordito il dirigente scolastico Alberto De Mizio – è la prova della passione degli insegnanti per il loro lavoro e dell’impegno dei ragazzi, in un percorso professionale molto richiesto dalla società di oggi. Grazie all’Accordo tra Stato e Regione Emilia-Romagna – ha proseguito – abbiamo istituito questo percorso di qualifica che un ragazzo può svolgere qui, nella scuola pubblica, risparmiando tempo e denaro. Un ulteriore passo in avanti è rappresentato da questo laboratorio attrezzato all’interno del nostro istituto – sottolinea De Mizio – una novità a livello nazionale». «Come Regione – ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini – abbiamo investito molto sulla formazione tecnico professionale, ambito il cui il Paese Italia aveva invece disinvestito, tanto da causare alle imprese non poche difficoltà nel reperire figure professionali formate. Questo in ambito manifatturiero, soprattutto, ma anche in altri settori: figure come quelle dell’operatore socio-sanitario – ha ribadito – saranno sempre più necessarie e fondamentali in futuro, visto il progressivo invecchiamento della popolazione».

Cristina Fratta, docente che ha preso parte al progetto Erasmus+KA1 ‘A Challenge in European Professional Development’, alla base di questa esperienza, ha quindi illustrato per immagini le tappe che hanno portato alla realizzazione del laboratorio dopo la partecipazione al job shadowing dell’Erasmus a Kuopio, in Finlandia, ospiti di un Istituto professionale per operatori socio-sanitari. «Un vero e proprio scambio di idee – ha affermato – da cui è nata una disseminazione ricca di frutti per tutti noi e in particolare i nostri ragazzi, che ora hanno a disposizione un ambiente unico per le loro esercitazioni professionali».

La toccante testimonianza di due ex alunne e la consegna dei diplomi alle ragazze qualificate Oss nelle scorse settimane è stata quindi seguita dall’ufficiale taglio del nastro e dalla visita al laboratorio.