"Ospedale, così vedremo le tiroidi in 3D"

Il software va ad arricchire l’unità di endocrinologia: è la prima attrezzatura messa a disposizione da una struttura pubblica

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L’Unità operativa di Endocrinologia dell’ospedale Ramazzini di Carpi, diretta dal professor Giampaolo Papi, è sempre più all’avanguardia dal punto di vista della strumentazione ad altissimo potenziale. L’Associazione Pazienti Tiroidei (APT) Onlus ha infatti donato un software ad elevata tecnologia, che consente di ottenere immagini tridimensionali della ghiandola tiroide e dei noduli eventualmente presenti.

L’Ausl di Modena risulta così la prima azienda pubblica in Italia a dotarsi dello strumento di ultima generazione, a vantaggio dello studio e della cura delle malattie della tiroide, (sono oltre 6 milioni gli italiani con un problema di questa importante ghiandola).

Il software, oggetto della generosità dell’associazione, segue e valorizza ulteriormente un’altra donazione promossa nel 2019 sempre dall’Associazione Pazienti Tiroidei insieme ad altri soggetti privati del territorio, ossia l’echolaser per la termoablazione dei noduli tiroidei, con cui dialoga per fornire risultati sempre più performanti.

"Con questa donazione - spiega Giampaolo Papi, Direttore dell’UOSD di Endocrinologia dell’Azienda USL di Modena - entra nella nostra disponibilità un ulteriore gioiello della tecnologia, che permetterà a me e ai miei collaboratori un approccio ancora più raffinato e approfondito al paziente affetto da patologie della tiroide. Infatti – prosegue il dottor Giampaolo Papi - oltre al calcolo automatico del volume della tiroide e dei singoli noduli e al miglior utilizzo dei sistemi internazionali di classificazione del rischio ecografico, il software ci darà la possibilità di mostrare con maggiore chiarezza ai nostri pazienti i risultati ottenuti con le procedure di termoablazione dei noduli tiroidei che eseguiamo ormai da alcuni anni presso il nostro Centro".

"Siamo particolarmente felici - sottolinea Giovanna Goldoni, presidente dell’Associazione Pazienti Tiroidei Onlus - di aver contribuito con il nostro gesto all’ulteriore sviluppo tecnologico dell’Endocrinologia di Carpi. Siamo certi che questo nuovo sistema andrà a vantaggio dei pazienti con i noduli della tiroide, così come è già avvenuto per la termoablazione".

"L’evoluzione tecnologica – conclude Anna Maria Petrini, Direttrice Generale dell’Azienda USL di Modena - deve rappresentare un obiettivo prioritario della nostra Azienda nei prossimi anni. La donazione all’Endocrinologia del sistema di ricostruzione tridimensionale delle immagini ecografiche della tiroide conferma che stiamo andando nella giusta direzione. Siamo orgogliosi e grati per la fiducia che l’Associazione dei Pazienti Tiroidei ci ha dato ancora una volta".

Maria Silvia Cabri