Ospedale, l’Ausl ha deciso: si farà sulla Romana nord

L’annuncio del sindaco Bellelli. Protesta l’opposizione: "Undici anni di promesse"

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"Il nuovo ospedale di Carpi sorgerà su un’area a fianco alla strada statale Romana nord, tra Fossoli e la città, dove verrà sviluppata la bretella di collegamento tra il comparto produttivo di Fossoli e la rotonda di via Guastalla". A comunicare la notizia è stato il sindaco Alberto Bellelli, in apertura del Consiglio comunale via web di giovedì sera. "L’Ausl ha compiuto un passo fondamentale, con la preselezione d’interesse rispetto a una delle aree che avevamo suggerito. Si tratta di un’ubicazione che consente una rapida immissione rispetto all’autostrada, punto di riferimento importante per un ospedale, ma è anche alle porte dell’area Nord del nostro territorio, in quanto questa struttura dovrà dare risposte ai cittadini in una dimensione ovviamente molto più ampia rispetto a quella delle sole Terre d’Argine". "Si tratta di un primo ma importante passaggio: sappiamo che la Regione ha stanziato 100 milioni di euro, dei quali 60 all’interno del bilancio regionale e 40 per le opportunità dell’Ausl in termini di completamento. E ne serviranno anche altri perché un ospedale è effettivamente molto costoso. Inoltre, – ha aggiunto – ho segnalato all’Azienda che quando avremo un cronoprogramma per lo sviluppo dell’ospedale nuovo, sarà comunque necessario intervenire in quel lasso di tempo anche per il Ramazzini che ogni giorno segna purtroppo i limiti che il tempo e la vetustà della struttura sta dando".

Annuncio che non ha lasciato indifferenti le opposizioni: "Ci troviamo sempre a commentare parole o comunque dei piccoli passi – afferma Federica Boccaletti Lega –. Dopo 11 anni di promesse di una nuova struttura da parte delle varie amministrazioni Pd, solo ora è stata individuata l’area per il nuovo nosocomio. Il nostro auspicio è che si proceda il più velocemente possibile: la nostra proposta, formulata anche in campagna elettorale, era quella di rifare in loco l’attuale Ramazzini, attraverso un intervento modulare che avrebbe evitato di consumare ulteriore suolo e di ritrovarci poi con un edificio vuoto che rischia di diventare un nuovo luogo di degrado e abbandono". "Finalmente Bellelli ammette che parlare di numeri senza un progetto definitivo è parlare di nulla – prosegue Annalisa Aletti, Fratelli d’Italia –. Noi siamo a favore di un nuovo ospedale che possa servire Carpi e il bacino interprovinciale con Correggio. La posizione deve essere strategica e quindi accanto al luogo dove costruire è fondamentale ripensare viabilità e infrastrutture". "Si parla di almeno una decina d’anni per vedere realizzato il progetto – chiosa Michele Pescetelli, Carpi Futura – per questo servono ora soluzioni concrete, come uno studio si fattibilità serio, nonché il ripensamento del servizio territoriale e di quello che sarà il ruolo dell’attuale Ramazzini".

"Siamo basiti – apostrofa Eros Andrea Gaddi, M5S –. Ci sarà altro consumo di suolo, oltre 100mila mq; inoltre quale sarà la sorte del Ramazzini che poteva essere migliorato, efficientato e soprattutto migliorato tramite nuove assunzioni? E poi, non sarebbe stato opportuno ragionare con Mirandola, per capire cosa è meglio fare per tutte le comunità?".

"Lascio che Bellelli si ‘gongoli’ del suo risultato’ – interviene Alberto Greco sindaco di Mirandola –. Prendo atto della decisione visto che l’ipotesi dell’ospedale baricentrico pare non essere stata presa in considerazione da alcuno, anche se per me ha ancora senso, specie ora che la sanità dovrà essere ripensata diversamente, nel post Covid".

Maria Silvia Cabri