Ospedali, letti occupati: nuovi posti nelle Cra

Covid e inluenza aumentano i ricoveri. Task force per favorire il ricambio utilizzando anche case anziani, Osco e strutture private

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L’attacco congiunto di covid e influenza fa crescere i ricoveri negli ospedali del territorio e l’Ausl corre ai ripari aumentando il turnover dei posti letto ospedalieri: per i pazienti in fase di dimissione, ma che necessitano ancora di assistenza, la task force interaziendale composta da Ausl, Azienda Ospedaliero-Universitaria e Ospedale di Sassuolo ha potenziato la rete di accoglienza sul territorio, mettendo a disposizione un numero maggiore di posti letto nelle strutture intermedie come Case residenza anziani, Ospedali di Comunità e nelle strutture del privato accreditato.

"Ad oggi – spiegano dall’Ausl – la percentuale di occupazione dei posti letto negli ospedali è di circa il 90%: grazie al lavoro di squadra svolto da tutti i soggetti coinvolti, specialisti ospedalieri, bed manager, Puass (Punto Unico di Accesso Socio Sanitario) e figure dell’assistenza territoriale, i pazienti che hanno superato la fase acuta della malattia, e che possono essere dimessi ma necessitano ancora di assistenza prevalentemente di tipo infermieristico, vengono accolti nei posti letto sul territorio, consentendo così il necessario ricambio negli ospedali". Ciò permette "di fare fronte ai picchi di carico sulle strutture ospedaliere, cercando di mantenere intatti i livelli di offerta soprattutto per quanto riguarda l’attività chirurgica programmata, insieme a urgenze e chirurgia oncologica sempre garantite".

Parallelamente proseguono le campagne contro influenza e Covid: "Invitiamo tutti i cittadini – sottolinea Romana Bacchi, direttrice sanitaria dell’Ausl – a rivolgersi al proprio medico per effettuarle. La vaccinazione, soprattutto delle persone che rientrano nelle categorie per le quali la dose è raccomandata, consente di ridurre il rischio di ospedalizzazione e i decessi". Anche in età pediatrica il vaccino antinfluenzale è indicato dall’età di 6 mesi di età per tutti i soggetti affetti da patologie.

Per quanto riguarda la vaccinazione anti-covid, il 73,7% degli over 80 in provincia di Modena ha eseguito la quarta dose, somministrata anche al 67,2% dei cittadini tra i 60 e i 79 anni in condizioni di fragilità. Complessivamente, si è vaccinato con la quarta dose il 60% delle persone eleggibili, dai 12 anni in su.