
I due titolari dell'osteria
Modena, 28 dicembre 2018 - In una città dove le novità enogastronomiche sono frequenti, la notizia di fine anno è quella di un locale storico che chiude. Il 31 dicembre sarà l’ultima serata all’Osteria Santa Chiara di via Ruggera, un locale condotto in tutti questi anni con capacità e professionalità da Oliviero ‘Oliver’ Casadei e dalla moglie Rina Natali. Lui, gestore e uomo di sala dal carattere burbero, lei sempre al suo fianco, silenziosa, alla mattina al Mercato di Via Albinelli a far la spesa sempre dagli stessi fornitori, alla sera in cucina
«Già da qualche tempo la Rina è stanca – racconta Oliver - e allora abbiamo deciso di vendere. Abbiamo trovato un interlocutore serio, ovviamente un po’ dispiace, dopo tutta una vita, ma è giusto così».
Un’avventura cominciata quasi per caso nel 1983. «Avevo un albergo al mare – continua – ma d’inverno ho cominciato a lavorare a Modena, dalla Bianca. Una palestra eccezionale. Poi un giorno Marta Pulini, che all’epoca aveva la Brasserie in Canalchiaro, mi disse che c’era un locale in vendita, proprio vicino al suo».
Il segreto del successo di un locale come l’Osteria Santa Chiara sta anche in un menù quasi sempre uguale. «In 35 anni – continua deciso Casadei – noi abbiamo sempre creduto nella continuità, le rare volte che abbiamo provato a cambiare i clienti ci hanno sempre richiesto le stesse cose, le polpette, le cotolette, i tortellini, gli sformati, la pasta e fagioli, il filetto all’aceto. E abbiamo capito che chi veniva a cena da noi non si aspettava qualcosa di diverso».
E in 35 anni chissà quanti personaggi si sono seduti al Santa Chiara. «Mi ricordo di Gilles Villeneuve, di Zucchero, che era a inizio carriera e poi tornò con Pavarotti, di tanti attori di teatro, cantanti lirici, che mi portava Antonio Piani. E poi i clienti storici, mi piace ricordare Claudio Fantini, un vostro collega, che è mancato prematuramente, e ha festeggiato qui da me chissà quanti compleanni».
E adesso cosa farà o meglio cosa farete?
«Ho 64 anni, sicuramente passerò un po’ più di tempo nella mia Romagna, faccio un po’ fatica a vedermi pensionato ma continuerò a frequentare lo Zeta 2. Di sera… e chi lo sa? Non mi ci vedo davanti alla TV. Mia moglie invece avrà un po’ più di tempo per se, finalmente. Se lo merita!».