Ottani, mille allo stadio Applausi al feretro

Sulla bara del dirigente sportivo, le sciarpe del Modena e la maglia della Solierese autografata dai suoi ragazzi

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Oltre un migliaio di persone hanno dato l’ultimo commosso saluto ieri a Soliera a Fabio Ottani, il 48enne che lavorava in paese all’Inox Tecnica stroncato da un malore mentre era alla guida della sua auto nella notte di sabato.

Il corteo funebre ha preso il via dalla chiesa parrocchiale, dove si è svolta la funzione religiosa in forma privata.

Il momento più toccante è stato quando il feretro ha fatto tappa davanti all’ingresso dello stadio «Stefanini», lì dove «Otto» come tutti lo conoscevano, aveva trascorso gran parte delle sue giornate, prima da calciatore in erba con la maglia della Solierese, poi da una quindicina d’anni come dirigente del settore giovanile gialloblù.

Un lungo applauso e tante lacrime dei suoi ragazzi, in tuta gialloblù guidati dal presidente Angelo Neri, hanno reso interminabili quei minuti di sosta e hanno solo in parte placato il dolore dei genitori e della sorella Cinzia.

Poco più avanti c’erano anche gli amici del «Gruppo Soliera», con cui Fabio aveva condiviso tante gare al «Braglia» e mille trasferte al seguito del suo amato Modena, che lo hanno ricordato con uno striscione «Ciao Otto» appeso alla recinzione del campo adiacente allo stadio.

L’ultimo viaggio terreno di Fabio si è poi concluso di fronte al bar della Polisportiva, di cui era da anni consigliere, dove sulla bara sono state deposte due sciarpe del Modena, una maglia canarina e quella della Solierese autografata dai suoi ragazzi. Incolmabile il dolore dei genitori, che hanno ricevuto l’abbraccio di un intero paese e che invece dei fiori hanno chiesto donazioni a «Medici senza Frontiere» e all’Associazione per la ricerca sul cancro.

d.s.