"Ottanta bimbi esclusi dai nidi, famiglie in difficoltà"

Proteste a Mirandola, carenza di posti anche nel privato: Ucman e Comune in cerca di soluzioni

Circa ottanta i bambini esclusi dalle graduatorie d’accesso ai nidi d’infanzia mirandolesi: delusione e rabbia tra i genitori. "Siamo in forte difficoltà, in particolare per quanto riguarda la sezione dei mezzani", spiega Barbara Lancini, mamma di un piccolo nato nel 2021, "dove, a fronte di 103 domande, i posti disponibili non sono che 47. Alle famiglie risultate assegnatarie, è stata recapitata una lettera d’accettazione: solo a seguito di questo riscontro, verranno definiti gli eventuali slittamenti". Tempistiche che si allungano, determinando ulteriore incertezza. "Siamo in attesa di un incontro con le istituzioni", prosegue Barbara Lancini, "in particolare dall’Ucman, a cui, nonostante la Mirandolexit, i servizi educativi resteranno in capo fino al termine dell’anno. Per il momento, non sono state illustrate soluzioni convincenti: ci sembra che questa fase di passaggio sia utilizzata strumentalmente per rimbalzare le responsabilità". "Manca anche l’offerta nel settore privato. L’unica possibilità restano le baby sitter", dice Francesca Rinieri, a sua volta mamma di un bimbo nato nel 2021. "Il Comune di Mirandola offre trecento euro di bonus per sostenere quest’onere, ma non è risolutivo: basta appena per pagare i contributi". Un disagio rispetto al quale le istituzioni affermano di prestare l’orecchio. "Nel pomeriggio di domani (oggi, ndr) incontreremo i genitori dei bambini esclusi", fa sapere il presidente di Ucman Alberto Calciolari, "e proveremo a far sì che nessuno resti indietro. Spetta comunque all’amministrazione mirandolese fornire indicazioni chiare sulla risoluzione del problema: l’Unione è in una fase di gestione transitoria". Affermazioni rimbalzate dall’assessore mirandolese Marina Marchi, che chiosa: "Ucman continua a scaricare il problema dei nidi su Mirandola quando il servizio gli rimane in capo sino al 3112. Nonostante ciò Mirandola è impegnata in prima linea con diversi privati per attivare dei posti nido e posti primavera per ovviare ai disservizi che l’Unione non è stata in grado di risolvere".

Marcello Benassi