"’Over 80’ tutti vaccinati entro i primi di aprile"

La direttrice sanitaria dell’Ausl Borsari fa il punto sulla campagna: "Pesa l’incertezza sull’arrivo delle dosi. Ma la ’macchina’ è già pronta"

Migration

di Emanuela Zanasi

"C’è incertezza, ma noi siamo pronti ed entro l’inizio di aprile contiamo di avere vaccinato tutti gli ultraottantenni". Sono le parole di Silvana Borsari, direttrice sanitaria Ausl, che ha fatto il punto sulla campagna vaccinale in occasione della presentazione dell’ambulanza dedicata al dottor Filippo Fard, medico del 118 ucciso dal Covid.

Dottoressa Borsari qual é la situazione a Modena?

"Quello che pesa di più è la non certezza dell’arrivo dei vaccini che ha cambiato i nostri programmi. Per il momento abbiamo bloccato le prime dosi che erano dedicate al personale sanitario mentre continuiamo a fare prime e seconde dosi nelle Cra e naturalmente stiamo facendo tutti i richiami. Abbiamo fatto circa 21 mila vaccini di prime dosi e siamo già a più di un terzo delle seconde. Con i vaccini che ci stanno arrivando dobbiamo garantire il richiamo nei tempi necessari, cioè al 21° giorno".

Poi come proseguirà la tabella di marcia?

"Dalla prossima settimana, quando avremo un po’ più certezza dell’arrivo dei vaccini e soprattutto avremo tutte le seconde dosi a disposizione, cominceremo a riaprire le agende per le prime dosi e probabilmente riusciremo a programmare anche gli ultraottantenni che rientravano comunque nella fase 1 della vaccinazione. Stiamo allestendo tutti i punti vaccinali per farci trovare pronti. E’ un’organizzazione impegnativa. Cominciamo ad avere anche qualche indicazione rispetto al personale. Serviranno centinaia tra volontari e professionisti reclutati attraverso i vari bandi, ma confidiamo di essere pronti per partire appena arrivano i vaccini".

Quando prevedete possa essere completata la doppia vaccinazione degli ultraottantenni?

"Direi tra fine marzo e primi di aprile. Sulla provincia di Modena gli ultraottantenni sono 53mila quindi abbiamo bisogno di 106mila dosi".

Come saranno chiamati per la vaccinazione?

"Questo è ancora da decidere a livello regionale. Potremmo essere noi a invitarli, ma appena avremo le indicazioni provvederemo. E’ già tutto pronto".

Sarà data priorità ad ultraottantenni con patologie?

"Diventerebbe molto complicato. Si potrebbe fare perché sono informazioni che abbiamo nelle nostre banche dati, ma dal momento che saranno tutti da vaccinare credo che sia l’età quella che farà la differenza. Sicuramente gli anziani in assistenza domiciliare saranno vaccinati a casa".

Secondo lei i ritardi nella consegna delle dosi sono una empasse temporanea o c’è il rischio che la campagna vaccinale proceda a singhiozzo?

"Il vaccino è una priorità per tutti, quindi penso si troveranno soluzioni per riuscire a garantire le dosi necessarie per tutta la popolazione. E’ la nostra carta vincente per uscire da questa situazione molto problematica sia dal punto di vista sanitario che da quello sociale ed economico".