Özpetek ritrova le Mine E Popolizio fa Furore

Migration

Un piccolo paese del Sud, una famiglia borghese, il tran tran delle giornate. Ma la quiete si spezza la sera in cui Antonio, il figlio minore, confessa di essere omosessuale e batte sul tempo il fratello Tommaso, che aveva intenzione di fare coming out proprio quella sera... È la trama di "Mine vaganti" (che al cinema ha conquistato David di Donatello, Nastri d’argento e Globi d’oro), che il regista Ferzan Özpetek ha deciso di portare sul palco, per la sua prima regia teatrale. Lo vedremo sabato 3 e domenica 4 al Comunale di Carpi (nella foto, una scena): fra i protagonisti Francesco Pannofino, Iaia Forte, Simona Marchini.

All’auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola, sabato 3 dicembre Massimo Popolizio darà voce a "Furore", il capolavoro di John Steinbeck, con le musiche eseguite dal vivo da Giovanni Lo Cascio: il racconto epico e lirico, realista e visionario di una delle più devastanti migrazioni della storia moderna, quella dei contadini americani che le banche espropriarono dalle loro fattorie. Sempre sabato prossimo, al teatro Troisi di Nonantola, Oscar De Summa, ne "L’ultima eredità", ci presenterà la storia di un uomo che affronta il percorso di ritorno verso i luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza, per dare l’ultimo saluto al padre: l’emozionante riscoperta del valore della vita sarà per lui l’ultima eredità.

s. m.