Pacco sospetto: sospesi dall'asilo i figli del no-mask che ha ’attaccato’ Bonaccini

Il Comune: "Violato il patto di correspon sabilità stipulato con la scuola". I bambini non possono più frequentare materna e nido

Una delle manifestazioni ’no mask’ in piazza Grande (foto di repertorio)

Una delle manifestazioni ’no mask’ in piazza Grande (foto di repertorio)

Modena, 8 aprile 2021 - Il padre è un noto ’no mask’ - per altro uno dei due modenesi denunciato per molestie nei confronti del governatore Bonaccini - e i suoi figli non potranno più andare all’asilo. La polizia municipale di Modena, ieri mattina, ha infatti dovuto notificare all’uomo il divieto di portare i figli al nido e alla materna per aver violato il ’patto di corresponsabilità’, il documento che tutti i genitori hanno firmato a settembre 2020 per poter mandare i bambini a scuola, impegnandosi a rispettare una serie di comportamenti per limitare il più possibile il rischio contagio da Covid negli ambienti scolastici. Forse non lo aveva letto bene prima di sottoscriverlo. La violazione del Patto da parte del genitore, poi accertato dalla Polizia locale, era stato e segnalato con preoccupazione sia dalle famiglie di altri bambini frequentanti gli stessi servizi educativi, sia dai gestori delle strutture, e ha determinato il procedimento di dimissione dei due figli. In particolare, il papà in questione è stato visto e fotografato durante una manifestazione del movimento ’no mask’ che si è tenuta in città. L’uomo, che ha all’attivo più multe per mancato possesso della mascherina, era addirittura andato alla protesta dei negazionisti insieme a uno dei figli. Il fatto era è segnalato al Comune e quindi alla Municipale, che ha avviato l’iter per interrompere la frequenza dei bambini a nido e materna. Poi, il giorno di Pasquetta, il fatto più eclatante (che non ha influito però su una decisione già presa): il ’no mask’, insieme a un amico, si è presentato a casa del presidente della Regione, a Campogalliano, consegnandoli un pacco pieno di pannolini sporchi. "Gli ospedali sono vuoti, le imprese in ginocchio. Le restituiamo il pacco che sta dando ai cittadini", hanno detto i due a Bonaccini che ha chiamato i carabinieri. Il video della consegna del pacco, girato dagli stessi negazionisti, è finito sui social e sono stati presto identificati. «Il rispetto del patto di corresponsabilità reciproco, rivisto e aggiornato per l’emergenza da Covid-19, è indispensabile per non mettere a rischio la salute dell’intera comunità scolastica. – spiega il Comune – La mancata sottoscrizione del patto implica l’impossibilità di iscriversi al servizio educativo o scolastico e, allo stesso modo, una grave violazione implica l’allontanamento dal servizio". Il patto impegna, infatti, gestori e famiglie a adottare anche una serie di indicazioni per garantire l’osservanza delle misure straordinarie finalizzate a prevenire il contagio e salvaguardare la salute di tutti. È pertanto innanzitutto una garanzia per la salute dei singoli bambini, di tutta la comunità scolastica e più in generale della collettività. Non rispettare le regole anti-Covid, quale il mancato uso della mascherina in una situazione dove è richiesta, è una violazione delle norme nazionali ma anche una chiara violazione del patto di corresponsabilità. Nel documento, il genitore, "consapevole che in età pediatrica l’infezione è spesso asintomatica o paucisintomatica, e che pertanto, dovrà essere garantita una forte alleanza tra le parti coinvolte e una comunicazione efficace e tempestiva in caso di sintomatologia sospetta", dichiara tra l’altro "di impegnarsi ad adottare, anche nei tempi e nei luoghi della giornata che il proprio figlio non trascorre a scuola, comportamenti di massima precauzione circa il rischio di contagio".