ALBERTO GRECO
Cronaca

Padre Stenico si trasferisce a Bologna "Ma continuerò a lavorare in città"

"A livello di Ceis ci sarà una maggiore condivisione, un decentramento perché avrò anche altri progetti". L’annuncio, dato domenica nella chiesa di San Lazzaro, ha messo in fermento i fedeli e le istituzioni.

Padre Stenico si trasferisce a Bologna  "Ma continuerò a lavorare in città"
Padre Stenico si trasferisce a Bologna "Ma continuerò a lavorare in città"

di Alberto Greco

Padre Giuliano Stenico ha trasferito la sua residenza a Bologna. La notizia dell’abbandono della nostra città è stata rilanciata attraverso un post domenica del sindaco Gian Carlo Muzzarelli. "…Padre Giuliano Stenico, il motore dagli anni ’80 del Ceis, – ha scritto il primo cittadino – andrà a portare sua esperienza a Bologna senza abbandonare completamente Modena".

Diffuso al termine di una funzione domenicale nella chiesa di San Lazzaro, la sua parrocchia, nel corso della quale il religioso dehoniano ha dato l’annuncio che si unirà ad una comunità del suo ordine del capoluogo regionale, ha messo in fermento la città. Proprio quest’anno la sua creatura, il Ceis, ha festeggiato i 40 anni. Ma, ripensando a quanto realizzato in questo arco di tempo, è difficile tratteggiare cosa ha rappresentato e rappresenta per Modena il Centro Italiano di Solidarietà.

"Noi – ricorda Padre Stenico – gestiamo 3 comunità per tossicodipendenti, una per malati mentali, una per malati aids e diverse per minori italiani e minori stranieri non accompagnati. Più c’è tutta una attività di prevenzione che svolgiamo nelle scuole, di sostegno ai genitori, e c’è la scuola per il rilascio della laurea breve di educatore sociale. Di recente sollecitati da Ausl abbiano dato vita ad una struttura semiresidenziale per accogliere e accompagnare nel loro percorso terapeutico minori e adolescenti tra i 14 e i 18 anni con problematiche psicopatologiche, gestita dal Gruppo Gen-Z". Sono cinque le aree di intervento in cui il Consorzio Ceis, presente a Modena, Bologna e Parma, dispiega la sua azione rivolta alle fragilità. Il numero di persone ospitate nelle strutture Ceis in regime residenziale a Modena Bologna e Parma sono complessivamente 818, di cui 300 in strutture accreditate dal servizio sanitario nazionale; 350 minori italiani e Msna; 170 malati di Aids; e ancora la comunità - madre bambino, oltre a circa 100 rifugiati richiedenti asilo. Nel 2022 sono state incontrate con i progetti di prevenzione per giovani adulti circa 13.000 persone. Più del 50% di questa attività ha il suo perno a Modena.

"Io continuerò a lavorare a Modena. Bologna diventa solo il luogo di abitazione, di comunità, dove vivo –dice padre Stenico – Mi hanno chiesto di far parte di una comunità, con cui collaboro da un anno garantendo una presenza settimanale di mezza giornata, nata per accogliere carcerati che sono è in esecuzione di pena esterna, una modalità di scontare la pena alternativa al carcere che consente di ridurre le recidive di oltre l’80%. A livello di Ceis certamente ci sarà una maggiore condivisione, un decentramento, per far sì che mi sia consentito di seguire anche questa nuova opportunità. Quasi tutti i giorni sarò comunque a Modena".