Rogo nella notte tra mercoledì e giovedì in una palazzina al civico 34 di viale Costa

E’ stato un poliziotto ad aver dato l’allarme per l’incendio divampato in uno degli appartamenti della palazzina al civico 34 in viale Costa a Sassuolo, nella notte tra mercoledì e giovedì. Lui è Michelangelo Di Modugno, 27enne, agente al commissariato di polizia di Sassuolo, residente da qualche anno in viale Costa ed eroe per gli inquilini della palazzina. Il giovane poliziotto – dai racconti emersi– alle due e mezza, avendo avvertito forti rumori provenienti dai piani superiori, è uscito nell’androne delle scale per capire cosa stesse succedendo ma il fumo nero aveva già invaso tutto il condominio. Di Modugno, senza esitazione, dal primo piano ha raggiunto il terzo: qui ha trovato aperto l’alloggio dove divampava il fuoco; una volta accertatosi che nel locale non vi era più nessuno, è partita la corsa per svegliare tutte le famiglie. "Urlava di scendere e di fare presto perché la casa al terzo piano stava andando a fuoco" ricordano i residenti. E mentre il fuoco si propagava in maniera incontrollata tra un piano e l’altro, Di Modugno chiamava i soccorsi: una pattuglia della polizia, i vigili del fuoco e l’ambulanza. Oggi è soprattutto grazie alla prontezza di Di Modugno che il peggio è stato scongiurato. "C’era tanto fumo e non si vedeva niente, è stato lui ad aprire le finestre ad ogni pianerottolo" spiegano. Ma l’agente di polizia ha soprattutto aiutato i più anziani, che si sono trovati in difficoltà a farsi spazio tra la nube di fumo nero e raggiungere il piano terra. Tra chi ha ricevuto soccorso, c’è anche il signore del secondo piano: la moglie aveva già abbandonato l’edificio, il marito invece pare fosse bloccato a letto. E’ stato proprio Di Modugno ad aiutare l’anziano a raggiungere il cortile della palazzina. Mentre al quarto piano, alla conta mancava solo il gattino di Rosi, l’anziana del pianerottolo: "Si era nascosto al quinto piano, dove si trovano le cantine – spiega – Per fortuna l’hanno trovato, è come un figlio per me; l’ho portato subito dal veterinario perchè aveva bisogno di ossigeno". Il poliziotto del primo piano, non conoscendo l’entità del rogo, ha fatto evacuare tutti gli inquilini, sono stati i pompieri a dichiarare inagibili tre appartamenti: l’alloggio incendiato e quelli ai piani di sopra e di sotto. Gli inquilini del civico 34 solo alle 6 del mattino hanno potuto far rientro nelle loro case; mentre per i condomini dei tre appartamenti inagibili sono state messe a disposizione dal Comune le camere dell’hotel ‘Terme della Salvarola’. Sono state ore di apprensione ma grazie alla collaborazione tra gli inquilini e i soccorsi, e alla tempestività di Di Modugno, il rogo non ha provocato né feriti né intossicati.  Ylenia Rocco

Cronaca

E’ stato un poliziotto ad aver dato l’allarme per l’incendio divampato in uno degli appartamenti della palazzina al civico 34 in viale Costa a Sassuolo, nella notte tra mercoledì e giovedì. Lui è Michelangelo Di Modugno, 27enne, agente al commissariato di polizia di Sassuolo, residente da qualche anno in viale Costa ed eroe per gli inquilini della palazzina. Il giovane poliziotto – dai racconti emersi– alle due e mezza, avendo avvertito forti rumori provenienti dai piani superiori, è uscito nell’androne delle scale per capire cosa stesse succedendo ma il fumo nero aveva già invaso tutto il condominio. Di Modugno, senza esitazione, dal primo piano ha raggiunto il terzo: qui ha trovato aperto l’alloggio dove divampava il fuoco; una volta accertatosi che nel locale non vi era più nessuno, è partita la corsa per svegliare tutte le famiglie. "Urlava di scendere e di fare presto perché la casa al terzo piano stava andando a fuoco" ricordano i residenti. E mentre il fuoco si propagava in maniera incontrollata tra un piano e l’altro, Di Modugno chiamava i soccorsi: una pattuglia della polizia, i vigili del fuoco e l’ambulanza. Oggi è soprattutto grazie alla prontezza di Di Modugno che il peggio è stato scongiurato. "C’era tanto fumo e non si vedeva niente, è stato lui ad aprire le finestre ad ogni pianerottolo" spiegano. Ma l’agente di polizia ha soprattutto aiutato i più anziani, che si sono trovati in difficoltà a farsi spazio tra la nube di fumo nero e raggiungere il piano terra. Tra chi ha ricevuto soccorso, c’è anche il signore del secondo piano: la moglie aveva già abbandonato l’edificio, il marito invece pare fosse bloccato a letto. E’ stato proprio Di Modugno ad aiutare l’anziano a raggiungere il cortile della palazzina. Mentre al quarto piano, alla conta mancava solo il gattino di Rosi, l’anziana del pianerottolo: "Si era nascosto al quinto piano, dove si trovano le cantine – spiega – Per fortuna l’hanno trovato, è come un figlio per me; l’ho portato subito dal veterinario perchè aveva bisogno di ossigeno". Il poliziotto del primo piano, non conoscendo l’entità del rogo, ha fatto evacuare tutti gli inquilini, sono stati i pompieri a dichiarare inagibili tre appartamenti: l’alloggio incendiato e quelli ai piani di sopra e di sotto. Gli inquilini del civico 34 solo alle 6 del mattino hanno potuto far rientro nelle loro case; mentre per i condomini dei tre appartamenti inagibili sono state messe a disposizione dal Comune le camere dell’hotel ‘Terme della Salvarola’. Sono state ore di apprensione ma grazie alla collaborazione tra gli inquilini e i soccorsi, e alla tempestività di Di Modugno, il rogo non ha provocato né feriti né intossicati. 
Ylenia Rocco

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