"Palestra, iter da rifare A rischio i fondi ottenuti"

Vignola, la ditta si è ritirata causa rincari. Pasini attacca, Muratori rassicura

Torna d’attualità il tema della costruenda palestra del Poggio dopo che "l’impresa che si era aggiudicata l’appalto – scrive il sindaco sul giornalino comunale – ha lasciato a causa del consistente incremento dei costi dei materiali". A riaccendere il dibattito è il consigliere di opposizione Angelo Pasini, da sempre contrario a costruirla al Poggio, come vuole l’attuale amministrazione, e favorevole invece a realizzarla in via Per Sassuolo, come disposto dalla precedente amministrazione. Pasini accusa: "La sindaca non conosce norme e regolamenti, oppure si beffa dei lettori!", riferendosi all’ultimo numero del giornalino comunale, dove si tratta l’argomento. "Oltre a dare l’idea completamente errata di poter cambiare facilmente il contraente, pensa forse di appaltare (quando non si sa) con i vecchi prezzi dei materiali da costruzione? La verità è ben diversa. L’impresa non ha lasciato proprio nulla. Al contrario, essa adirà le vie legali, vista la delibera di Giunta di aprile 2021 dove è scritto che il Comune si sarebbe accollato tutti i costi per costruire la nuova palestra al Poggio". La sindaca ha dichiarato inoltre uno spostamento al costo di ’zero virgola’, con un copia-incolla del progetto visto che i lotti di terra sono (in via per Sassuolo come a ’il Poggio’), ’di forma geometrica simile’ (proprio così). Niente di più sbagliato. Le uniche certezze, ad oggi, sono che: si dovrà pagare all’impresa il progetto, almeno 200mila euro; rifare il progetto; trovare almeno 1 milione di euro aggiuntivi; la perdita del contributo mutui BEI da 420mila euro che avevamo ottenuto; la perdita dell’importo della penale che ad agosto 2020 era stata notificata alla ditta".

La prima cittadina Emilia Muratori replica: "Se c’è qualcuno che fa un ragionamento semplicistico è proprio Pasini. La vicenda che abbiamo ereditato dalla passata amministrazione era già complessa, ora resa ancora più complicata dall’abnorme aumento dei costi dei materiali.

E’ per questo che abbiamo chiesto il supporto non solo dei nostri uffici tecnici, ma anche di un legale. Fino ad ora, infatti, i contributi ministeriali previsti non si sono rivelati adeguati alla fattispecie, tanto che esperita una negoziazione serrata si è giunti alla risoluzione contrattuale. Il progetto della palestra, che non andrà cestinato, necessita di un nuovo passaggio proprio alla luce di queste novità. Il nostro obiettivo rimane dotare la nostra città di una nuova palestra, come testimonia il fatto che siamo riusciti a intercettare un nuovo finanziamento regionale proprio a questo scopo".

Marco Pederzoli