Pam Panorama, c’è l’accordo: meno esuberi e incentivi all’esodo

I sindacati soddisfatti: "Nessun lavoratore sarà licenziato unilateralmente. Alcuni saranno ricollocati"

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Si chiude con un accordo la vertenza Pam Panorama. L’azienda, come noto, aveva individuato 255 esuberi in organico, 16 dei quali occupati presso il punto vendita sassolese, ma la trattativa che si è chiusa mercoledi salvaguarda le prerogative dei lavoratori a rischio. "Abbiamo potuto dire loro di dormire tranquilli", il commento di Cinzia Pinton di Filcams Cgil e Pascale Milone Fisascat Cisl. A 75 giorni dall’apertura della procedura di licenziamento avviata da Pam Panorama, e diversi incontri effettuati sia a livello nazionale che territoriale, è stata infatti trovata una soluzione. "L’accordo – sottolineano Pinton e Milone – raccoglie diverse istanze avanzate dalle organizzazioni sindacali, a partire da una sostanziale riduzione del numero degli esuberi dichiarati dall’azienda e dalla condivisione di misure alternative ai licenziamenti unilaterali da parte della stessa". Le risoluzioni dei rapporti di lavoro dei dipendenti avverranno utilizzando non i criteri previsti dalla legge, bensì attraverso l’utilizzo della non opposizione al licenziamento previa accettazione di un incentivo all’esodo su base volontaria e, come da richiesta sindacale, potranno aderire all’incentivo all’esodo tutti i lavoratori indipendentemente dal reparto di appartenenza. "A salvaguardia dell’occupazione – spiegano le organizzazioni sindacali – è stato concordato che alcuni lavoratori, su loro richiesta, possano essere trasferiti in altri punti vendita nei quali vi siano spazi di collocazione mentre l’azienda si è impegnata a presentare un piano industriale che permetta un rilancio di tutti i punti vendita e, qualora fosse necessario, ad utilizzare strumenti conservativi che evitino l’impatto sociale quali contratti di solidarietà o contratti di espansione". L’azienda si impegna inoltre ad avviare percorsi formativi finalizzati a facilitare la ricollocazione interna. Pinton e Milone esprimono pertanto "forte soddisfazione per la chiusura della vertenza con questi contenuti in quanto lancia un messaggio a tutto il territorio: lavoratrici e lavoratori sono la vera ricchezza delle imprese e va fatto di tutto perché non si scarichino sugli stessi scelte imprenditoriali prettamente economiche.

Questo risultato – la conclusione – è il frutto della mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che si sono spesi in prima persona e hanno dato fiducia alle organizzazioni sindacali".

s.f.