Paolo Giovagnoli morto, addio al procuratore capo di Modena

Colto da malore in vacanza, il magistrato era noto anche per aver coordinato le indagini dell'omicidio di Marco Biagi ucciso dalle Br il 19 marzo 2002

Paolo Giovagnoli (Foto Petrangeli)

Paolo Giovagnoli (Foto Petrangeli)

Modena, 11 luglio 2020 - Ricoverato in gravissime condizioni dopo esssere stato colpito da un malore sulle montagne del cuneese, il suo cuore non ha retto. E' morto nella notte, nella terapia intensiva del Sant’orsola di Bologna, dove era stato Trasferito dall’ospedale di Savigliano di Cuneo, il procuratore capo di Modena, Paolo Giovagnoli.

Giovagnoli era stato colpito da un malore sabato mentre stava facendo un’escursione. Da una prima ricostruzione dei fatti, il magistrato avrebbe avuto un malore e sarebbe stato trasportato in elisoccorso in ospedale, dove è stato ricoverato in condizioni giudicate da subito molto gravi. 

Sgomento e dolore si sono subito diffuse nel mondo della magistratura ma anche dell’avvocatura modenese, e non solo. Giovagnoli si era insediato in corso Canalgrande l’8 maggio 2019, ma precedentemente aveva ricoperto il ruolo di sostituto procuratore generale presso la corte d’appello di Bologna, mentre è stato anche procuratore capo di Rimini. La notizia del malore si è quindi diffusa subito nelle tre province dove Giovagnoli è molto conosciuto e apprezzato.

Per lui, parlano il suo passato, i tanti anni alla Procura di Bologna, poi alla Dda e all'Antiterrorismo (noto per aver diretto le indagini sul delitto di Marco  Biagi  professore ucciso dalle Br il 19 marzo 2002, consulente del governo, che il magistrato conosceva e frequentava, insieme alle rispettive famiglie), infine, la guida della Procura di Rimini (l'inchiesta più celebre, la morte di Marco Pantani). Nel mezzo il lavoro alla Procura Generale di Bologna in attesa di insediarsi a Modena, dove ha ottenuto l'assegnazione di capo della Procura dopo una lunga battaglia legale contro Lucia Musti. Originario di Anzio, ha trascorso la giovinezza e gli studi a Roma.  Aveva 69 anni.

Il sottosegretario alla Giustizia

A esprimere "sincero cordoglio" per la scomparsa del magistrato è il sottosegretario alla Giustizia, Vittorio Ferraresi, il quale ricorda la carriera di Giovagnoli "durata oltre 40 anni, molti dei quali trascorsi alla procura di Bologna, poi alla Dda e all'Antiterrorismo. Il mio pensiero e la mia vicinanza ai suoi familiari, cui porgo sentite condoglianze", ha detto il sottosegretario.

Il sindaco di Modena

Profondo cordoglio anche da parte del sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, e dal presidente del Consiglio comunale, Fabio Poggi, a nome di tutta la città. "La scomparsa del magistrato di cui erano note professionalità, serietà e disponibilità, è un grave lutto per la magistratura e per l'intera societa' civile", sottolinea Muzzarelli esprimendo vicinanza alla famiglia. Poggi ha manifestato un messaggio di cordoglio anche a nome di tutto il Consiglio comunale di Modena.

L'Anm dell'Emilia Romagna

La Giunta distrettuale dell'Anm dell'Emilia-Romagna esprime "profondo cordoglio e le più sincere e sentite condoglianze ai familiari" per la morte, avvenuta nella notte, del procuratore capo di Modena, Paolo Giovagnoli. Con la scomparsa di Giovagnoli, si legge in una nota, "perdiamo un magistrato di alto e indiscusso valore che, con modi pacati ma fermi, ha saputo rappresentare con onore lo Stato in tutto il percorso della sua lunga e brillante carriera professionale".