Aggiornare il regolamento della commissione pari opportunità, con integrazioni e riapprovazione. Era questo uno dei punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di giovedì a Pavullo. Ma entrambi gli emendamenti presentati da Susan Baraccani - Presidente del Gruppo Consiliare "La Torre" sono stati bocciati a larga maggioranza. Gli emendamenti proponevano di integrare nel regolamento un linguaggio inclusivo e che fosse quindi declinato anche al femminile. Il secondo, era relativo al fatto che nella prima seduta, convocata dal presidente del consiglio entro trenta giorni dall’istituzione della commissione, si eleggessero tra i suoi componenti di genere femminile o appartenenti alla comunità LGBTQ+ le figure di presidente e vice presidente della commissione pari opportunità. Gli emendamenti, però, sono stati appunto bocciati. "Consideriamo grave da parte del consiglio comunale di Pavullo nel Frignano la mancanza di considerazione relativa all’importanza di garantire una rappresentanza alle categorie che spesso e volentieri non ne hanno – dice Francesco Donini, membro del direttivo ed ex consigliere di pari opportunità di Pavullo –. In particolar modo in un organo come la Commissione Pari Opportunità, che di questa rappresentanza dovrebbe farsi portavoce e garante. Si è colpevolmente persa l’opportunità di riconoscere la ragione d’essere di questa commissione, che è assicurare una voce a chi difficilmente può vedersela garantita". "Siamo amareggiate per la bocciatura degli emendamenti – affermano Anna Carla Cadegiani, componente della commissione e Susan Baraccani, presidente del Gruppo La Torre –. Anche Pavullo e il Frignano hanno assistito ad episodi di femminicidi negli anni e molti giovani e non solo hanno dovuto abbandonare il nostro territorio perchè hanno subito discriminazioni e violenze di genere. Questa è una sconfitta per tutta la società. Sarebbe stato un segnale importante".
Cronaca"Pari opportunità, è stata sprecata un’occasione"