Minibond da 6 milioni garantito con forme di Parmigiano

E’ stato emesso dalla cooperativa ’‘4 Madonne caseificio dell’Emilia’

Il caseificio produce fino a 75mila forme all’anno

Il caseificio produce fino a 75mila forme all’anno

MODENA, 4 febbraio 2016 - Non solo è un sublime piacere per il palato, ora è pure una forma di garanzia per un minibond da sei milioni di euro. Il Parmigiano Reggiano non si accontenta più di essere il re dei formaggi sulle tavole degli amanti del buon cibo, ma diventa anche protagonista in Borsa. E traccia la via emiliana alla ‘gastro-finanza’. «È vero: ci sentiamo pionieri», ammette senza false modestie Andrea Nascimbeni, il presidente della cooperativa ‘4 Madonne caseificio dell’Emilia’ che ha pensato e trasformato in realtà quella che all’inizio poteva sembrare solo una pazza idea. E cioè garantire con forme di Parmigiano Reggiano un minibond da una mezza dozzina di milioni di euro.

Costruito a Lesignana (Modena) nel lontano 1967 da un nucleo di allevatori, il caseificio conta oltre 32 dipendenti e 40 soci, produce fino a 75mila forme all’anno: il 2% della produzione mondiale. «L’operazione è stata ideata la scorsa estate in una situazione di particolare difficoltà del settore», entra nel dettaglio Nascimbeni. E cioè la soffocante crisi che stringeva nella morsa «dell’aumento dei costi di produzione e del contemporaneo crollo del prezzo di vendita. Abbiamo così iniziato a pensare a quali potevano essere le nuove vie da percorrere per ottenere liquidità».

La soluzione è stata individuata «nel minibond con scadenza a gennaio 2022 e rendimento annuo del 5% con cedola semestrale». Il colpo di genio risiede nel fatto che è garantito dal pegno sulle forme di formaggio «per un importo pari al 120% del valore dell’emissione quotata sul segmento ExtraMot di Borsa Italiana». Il rimborso del capitale è previsto in forma ammortizing in cinque tranche annuali nella misura del 20% del valore nominale a partire da gennaio 2018, con estinzione totale del prestito il 27 gennaio 2022. «Ora potremo centrare diversi obiettivi altrimenti difficilmente realizzabili – spiega Nascimbeni –. Penso, ad esempio, al consolidamento della struttura, all’aumento della capacità produttiva e alla valorizzazione delle forme in stagionatura. L’unico modo per ottenere la necessaria liquidità era questo: adesso la via è tracciata. Saremmo molto orgogliosi se altre realtà seguissero il nostro esempio».

LUCA SOLIANI