Parto eccezionale a Sassuolo: ecco tre gemelline

Marta, Giulia e Carlotta tra le braccia di mamma Laura e papà Alberto. La dottoressa Ivana Algeri, referente di Ostetricia: "Tre team di esperti, arricchimento professionale ed emozione unica"

Le tre gemelline nate all'ospedale di Sassuolo

Le tre gemelline nate all'ospedale di Sassuolo

Sassuolo (Modena), 22 settembre 2022 - "Un arricchimento professionale e una forte emozione a livello umano". Così la dottoressa Ivana Algeri, referente della Struttura Semplice Sala Parto e degenza di Ostetricia dell’ospedale di Sassuolo, racconta l’esperienza della presa in carico, fino al parto, della mamma che ha dato alla luce tre gemelline.

Lo scorso 8 settembre, infatti, Laura Giuliani, 35enne di Pigneto, e papà Alberto hanno accolto Marta, Giulia e Carlotta.

Una gravidanza trigemina costituisce un evento ‘eccezionale’: come l’avete affrontata?

"L’incidenza delle gravidanze trigemine spontanee è di circa di 110 mila gravidanze in totale. Nel nostro caso la gravidanza della paziente è stata spontanea, trigemina appunto, tricoriale e triamiotica. Ossia ogni feto aveva una sua placenta che lo nutriva e un proprio sacco amniotico. Per l’ospedale di Sassuolo questa rappresenta nel corso degli ultimi dieci anni la terza gravidanza gemellare trigemina. Le due precedenti sono state seguite in collaborazione, una con il Policlinico di Modena e l’altra con l’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio. Questa gravidanza invece è stata condotta e seguita da noi in totale autonomia fino al parto".

Che preparazione è stata necessaria?

"Fin da subito abbiamo condotto un accurato counselling alla paziente specificando quali erano le possibili complicanze materno-fetali e che cure mediche potevano essere necessarie, programmando un percorso assistenziale specifico come previsto dalle Linee guida. Il percorso ha coinvolto ostetriche, pediatri, neonatologi, ed anestesisti, con una condivisione della situazione clinica ed ecografica dopo ciascun controllo, fatto ogni due settimane presso i nostri ambulatori di diagnosi prenatale e di patologia ostetrica, avendo ben presente che il nostro centro di riferimento hub è il Policlinico col quale manteniamo contatti costanti di collaborazione e al quale avremmo indirizzato la paziente qualora si fossero presentate delle criticità".

Come riuscite a garantire la migliore sicurezza?

"La possibilità di affrontare in condizioni di sicurezza sfide come questa è legata alla preparazione e alla formazione di tutti i professionisti, grazie anche alla simulazione costante di scenari di rischio (Centro di simulazione medica avanzata di Florim, ndr), fattori che ci consentono di offrire una qualità assistenziale sempre migliore alle pazienti. Inoltre fondamentale è il lavoro in team, della nostra U.O. di Ostetricia, tra cui pediatri, altri specialisti, ostetriche, infermiere puericultrici, cui si affianca l’attività dell’U.O. di Anestesia e Rianimazione, i cui componenti erano sempre informati delle condizioni della paziente".

Com’è avvenuto il parto?

"Il timing è stato deciso in modo collegiale: abbiamo optato per un taglio cesareo alla 34esima settimana ricoverando però la paziente due settimane prima per eseguire l’induzione della maturazione polmonare fetale. In qualunque momento il parto fosse avvenuto era attivo un team assistenziale per ogni neonata composto da un’ostetrica, un anestesista e un pediatra. Le tre bimbe non sono state trasferite ma assistite nella nostra Neonatologia".

Che impatto ha avuto per lei questa esperienza?

"A livello professionale ci ha confermato che il lavoro che facciamo ogni giorno con tanto amore e passione, nonostante le difficoltà e la formazione costante, rappresenta l’obiettivo in cui dobbiamo credere e che ci deve guidare nel prossimo futuro. Sotto l’aspetto umano, è stata una grande sfida e una emozione, mai scontata. I risultati sono possibili grazie all’impegno ed al sostegno di tutta la nostra Direzione Generale, amministrativa, sanitaria, al responsabile del rischio clinico e delle realtà territoriali. E naturalmente grazie alle nostre ostetriche che lavorano con amore e dedizione e al dottor Lucchese per il Centro di simulazione medica. La nascita di tre vite rappresenta per noi un raggio di sole".