
Mamma Ambra insieme al piccolo Aiden e alla dottoressa Petrella (foto Fiocchi)
Mamma Ambra accoglie i giornalisti col sorriso, nella stanza al Policlinico, stringendo tra le braccia il suo Aiden, protagonista di un parto lampo in ambulanza. È lei a raccontare quanto successo lunedì scorso, a Pavullo. "È iniziato tutto alle 18 circa. Ho notato una piccola perdita di sangue ma avevo solo lievi contrazioni preparatorie, ero tranquilla. Poi alle 18.25 si sono rotte le acque, lì ho iniziato a preparami per l’ospedale e ho chiamato mia madre per tenere il primogenito. Appena è arrivata, siamo partiti in auto ma io, avendo avuto una precedente esperienza di parto, ho sentito subito che la testa era già incanalata. A quel punto il mio compagno ha chiamato il 118, i sanitari ci hanno detto di fermarci in un punto". L’equipe del primo soccorso raggiunge la coppia davanti al forno Camatti, in via Giardini a Pavullo. Ma non c’è tempo per arrivare all’ospedale di Sassuolo, dove era previsto il parto. "In pratica – prosegue la neomamma bis – sono salita in ambulanza ed è stato tutto precipitoso, ho fatto in tempo a sedermi e avevo già l’impulso di spingere tant’è che nel giro di pochissimo è uscita la testa. Alla spinta successiva, è nato. Non se lo aspettava nessuno". Lo stesso giorno si era recata all’ospedale di Sassuolo per un controllo programmato vista l’imminenza della scadenza del termine della gravidanza, ma fino a un’ora prima del parto non c’era stata nessuna avvisaglia.
"Mi sono trovata bene con tutto il personale, a partire dal consultorio di Pavullo che ha seguito la mia gravidanza. E anche qui al Policlinico mi sono trovata molto bene. Non scrivo spesso sui social ma ho fatto un post dedicato al personale dell’ambulanza e dell’automedica perché, in un momento così sensibile, mi sono sentita accolta. Ho percepito il lato umano dei sanitari presenti. È stato emozionante. Sono arrivata qui in elicottero, ero un po’ spaventata per il rumore. A un certo punto fuori dal finestrino c’era un tramonto bellissimo". "È stato un parto molto veloce ma è andato tutto benissimo" dice Elisabetta Petrella, medico di Ostetricia e Ginecologia spiegando che non era possibile prevederlo – si è trattato di un parto naturale di gravidanza fisiologica – ma "quando viene chiamata l’ambulanza il personale sanitario è in grado di sopperire a qualsiasi emergenza". Il lieto fine ha smorzato ogni polemica.
r.m.