"Passaro è molto provato in carcere, speriamo nei domiciliari entro Natale"

Slitta l’udienza per le devastazioni del movimento ’Io Apro’ a Roma. Il legale: "Si farà interrogare invece nell’ambito dell’inchiesta per bancarotta"

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"Biagio è molto provato, sono stato a trovarlo in carcere e la situazione per lui è pesante. Confido che nei prossimi giorni, prima di Natale torni a casa". Era prevista per ieri mattina l’udienza preliminare per il leader modenese di IoApro, Passaro. Infatti il pm di Roma ha chiesto per l’imprenditore il rinvio a giudizio per i reati di devastazione e saccheggio per l’assalto alla sede della Cgil, che risale all’ ottobre dello scorso anno nell’ambito delle manifestazioni indette dai ristoratori nella capitale, durante il lockdown. L’udienza, però, è stata rinviata al prossimo 15 febbraio. "Passaro sarà infatti sentito, come da mia richiesta – spiega il legale dell’uomo, l’avvocato Nicola Trisciuoglio – il Tribunale del Riesame aveva confermato il carcere per tutti gli indagati ma non per Passaro, che era stato subito rimesso in libertà. L’ordinanza del riesame lo riteneva estraneo ai fatti – continua l’avvocato – ecco perchè, seppur la procura romana insista sulla richiesta di processo, non credo che si arriverà al rinvio a giudizio per il mio assistito. Il 15 febbraio, dopo averlo sentito il Gip sarà chiamato a decidere ma non credo andrà in contrasto con quanto giudicato della sezione del tribunale della libertà, che ha ritenuto l’imprenditore estraneo ai fatti". Come noto Passaro è finito recentemente in carcere con le accuse di autoriciclaggio, bancarotta, indebita percezione di erogazioni pubbliche. Il brand manager di Regina Margherita Group è indagato in questo procedimento insieme ai familiari e al commercialista sassolese. "Ho parlato col Gip – spiega infine il legale – chiederemo presto l’interrogatorio di Passaro. Sto preparando l’istanza per chiedere gli arresti domiciliari e confido che prima di Natale torni a casa".

v. r.