Patrono, festa allargata e omaggio a don Ivan

Il 20 maggio, nel decennale del sisma, la città ospita il Cardinale Bassetti della Cei. Poi messe e mostre. "Ricostruzione ripartita"

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E’ articolato e ampio il programma previsto per la festa di San Bernardino da Siena, Patrono della Città e Diocesi Di Carpi, presentato ieri mattina a Palazzo vescovile. Un calendario che si estende da maggio a giugno e che contempla anche la festa di San Possidonio, Patrono di Mirandola e San Possidonio, e la ricorrenza del 10° anniversario del sisma del 20-29 maggio 2012. "Lo spirito delle iniziative – ha esordito il vicario generale Ermenegildo Manicardi – risponde all’obiettivo di un ‘ampliamento’ che intendiamo proseguire nei prossimi anni, ossia inserire nella festa del Patrono di Carpi la festa della Diocesi intera. Questo è stato provvidenziale perché, quest’anno in particolare, ci consente di ricordare le vittime del sisma a 10 anni di distanza". Tre le macro aree in cui si articola il programma, elaborato dal ‘Tavolo di lavoro San Bernardino da Siena Patrono’, di cui fanno parte varie persone e realtà associative del territorio. Programma religioso. In riferimento all’aspetto liturgico, di devozione e preghiera, il 20 maggio, San Bernardino da Siena, alle 20.30 in Cattedrale è prevista solenne concelebrazione presieduta dal Cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della CEI. In memoria delle vittime del sisma, il 29 maggio alle 16.30 a san Giacomo Roncole, nell’area esterna della parrocchia, dove è presente il Memoriale dedicato alle vittime, il vescovo Erio Castellucci celebrerà la messa in loro suffragio; e alle 20.30 a Rovereto, verrà ricordato don Ivan Martini nel decennale della morte. "Per ricordare le visite dei due Papi – ha proseguito Matteo Casalgrandi, coordinatore del Tavolo ‘San Bernardino da Siena Patrono’ – il 14 maggio, alle 10 in Cattedrale, sarà inaugurata una mostra fotografica". Nel ricordo del sisma, sono stati organizzati due convegni, come ha spiegato Maria Vittoria Setti, referente del Tavolo di lavoro per i convegni: "Il primo, ‘Terremoto e pandemia: ricostruzioni e strutturazione del futuro’, vuole riflettere e dialogare non solo su cosa si è ricostruito, ma anche su come rimettere la Comunità al centro di questo processo. Nel secondo, il focus sarà sulle ‘sfide e atteggiamenti maturati’, che le comunità civile e religiosa hanno saputo mettere in campo per far fronte alle difficoltà materiali e spirituali causate da terremoto e pandemia". In merito alla ricostruzione, don Gildo ha sottolineato che "dopo una prima doverosa fase di accentramento, ora con la designazione di vari Rup siamo in una fase di decentramento che comporta la collaborazione sul territorio con i vari Comuni su cui vi sono chiese, oratori parrocchiali e canoniche da ricostruire. Una situazione ingarbugliata che abbiamo pazientemente cercato di sgarbugliare. I cantieri anche nelle frazioni sono stati riattivati".

Infine, i giovani: a loro è dedicata la festa del 21 maggio cui seguirà un concerto in Cattedrale a cura del Comitato Musica e sport per Carpi (in memoria del giovane Enrico Lovascio) a favore dei progetti per i rifugiati ucraini della Caritas diocesana.

Maria Silvia Cabri