"Pavarotti & Friends è nato 30 anni fa Festeggeremo con un evento internazionale"

Nicoletta Mantovani: "Per il prossimo anno stiamo lavorando da tempo a un’idea forte, purtroppo la pandemia ha rallentato tutto"

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di Stefano Marchetti

Alla domenica mattina alle 10, per tutta l’estate, alla Casa museo Luciano Pavarotti (in stradello Nava, accanto al ristorante Europa 92) si stendono i plaid sul prato, si aprono i cestini della colazione e si fa il picnic, ascoltando arie d’opera eseguite dal vivo dai giovani cantanti della Fondazione intitolata al tenorissimo. "Ci piace questa idea di condividere la giovialità, proprio come amava fare Luciano", dice Nicoletta Mantovani, vedova del tenore e presidente della Fondazione. Le mattinate festive si concludono sempre con la visita alla casa e con un aperitivo in compagnia: "Lo abbiamo pensato come un modo per approcciare il mondo di Luciano in maniera divertente, aperto a tutti e soprattutto alle famiglie – prosegue Nicoletta –. La cultura va insegnata fin da piccolissimi".

Dopo il blocco forzato delle attività dei musei per l’emergenza pandemia, anche la Casa Pavarotti ha riaperto e i turisti pian piano ricominciano ad affacciarsi. Intanto Nicoletta guarda già avanti e in particolare al 2022, una data speciale. Saranno infatti trent’anni dalla prima edizione del ’Pavarotti & Friends’ che si tenne il 27 settembre 1992 al club Europa, sotto la pioggia battente: c’erano Lucio Dalla e Zucchero, Sting, Brian May e anche Bob Geldof. E il maestro Aldo Sisillo, oggi direttore del teatro Comunale, era sul podio a condurre l’Orchestra da camera Corelli. "Per celebrare il trentennale stiamo pensando a un evento di respiro internazionale per il 2022 – conferma Nicoletta –, e ci stiamo lavorando già da tempo. La situazione pandemica ha reso difficili tutti i contatti e abbiamo dovuto fare varie riunioni tramite videocollegamenti: sta prendendo corpo un’idea forte".

Nicoletta non si sbilancia con ulteriori particolari, ma fa capire di aver mobilitato grandi personalità della musica mondiale. L’intento – aggiunge – "è di raccontare un evento passato guardando verso il futuro, e occorre farlo nella maniera migliore, sperando che fra un anno questa pandemia sia ormai alle spalle". Chiaramente non potrà che essere un evento dal vivo, in presenza, e lo immaginiamo come uno show d’eccellenza. Dove si terrà? Qui possiamo soltanto far viaggiare la fantasia, e soprattutto il desiderio: sarebbe bello realizzare tutto questo al parco Novi Sad, dove si tennero quasi tutte le edizioni del concertone, o magari – chissà – al parco Ferrari, che Vasco ha ribattezzato Modena park.

Nel frattempo, le varie tappe del ’Pavarotti & Friends’ si possono rivivere con emozione in un’apposita sezione della Casa museo. "I visitatori ci lasciano messaggi bellissimi, ci raccontano le loro emozioni – dice Nicoletta Mantovani –. In particolare, trovo incredibili i messaggi dei bambini. Per ragioni anagrafiche non hanno conosciuto Luciano di persona, ma si lasciano evidentemente ‘contagiare’ dalla sua figura, da quello che trasmette. In questo, riconosco veramente il senso del futuro, l’eternità del ricordo di Luciano".