CronacaRagazzino rischia di affogare in piscina

Ragazzino rischia di affogare in piscina

Pavullo, incastrato con la mano in una bocchetta d’aspirazione rotta

La piscina a Pavullo

La piscina a Pavullo

Pavullo (Modena), 20 luglio 2017 - Paura nella piscina comunale di Pavullo. Un bambino di 11 anni ha rischiato di annegare nella vasca di arrivo dello scivolo. La causa dell’incidente, che fortunatamente non ha avuto conseguenze gravi, pare sia da ricondurre al danneggiamento di due bocchette di aspirazione dell’acqua sistemate in un angolo della vasca, che di fatto hanno risucchiato il piccolo sotto la superficie. Il bambino, di Modena, salito ieri in piscina a Pavullo con la mamma, era appena arrivato in acqua dopo aver fatto lo scivolo quando è accaduto l’incidente. «In un angolo della vasca (larga 8m per 4m, con un’altezza dell’acqua di 1,20 metri ndr) si trovano due bocchette circolari del diametro di circa 10/15 centimetri – spiega Raffaele della Casa, vicepresidente della società ‘Appennino Sport’ che gestisce gli impianti sportivi –. La zona è delimitata da una catena in superficie, per non far accedere le persone. E ci sono due griglie di protezione». Che però ieri pomeriggio risultavano sfondante, fino a una profondità di circa 30 centimetri. «Ma stamattina (ieri mattina ndr) i bagnini hanno riferito che le griglie erano integre – precisa il vicepresidente –. L’Ausl è venuta la settimana scorsa ed era tutto regolare. Bisogna capire chi possa averle sfondate». Sta di fatto che il bambino, avvicinatosi all’angolo della vasca, è rimasto incastrato con una mano in una delle bocchette.

La bagnina, che si trovava sul bordo della vasca, è subito intervenuta. È riuscita a liberare la mano, ma il piccolo era rimasto ‘agganciato’ alla potenza del risucchio dell’acqua anche con l’addome. «La bagnina da sola non riusciva a liberare il bimbo – prosegue Della Casa –. Ed è intervenuto anche un altro bagnino, e sono riusciti a tirarlo fuori dall’acqua dopo pochi istanti».

Al piccolo è stata praticata la respirazione bocca a bocca. Sono intervenuti per salvarlo, oltre ai tre bagnini della piscina, anche un’assistente bagnante straniera che si trovava in piscina. Sul posto il personale sanitario del 118 di Pavullo. «È stato un infortunio significativo, ma per fortuna i soccorsi sono stati immediati e tempestivi – precisa Della Casa –, e i danni sono stati limitati. C’è solo da capire come mai le grate fossero in quello stato». I carabinieri sono intervenuti subito dopo e hanno effettuato tutti i sopralluoghi del caso, interrogando i testimoni.

È stato aperto un fascicolo in Procura per l’infortunio, per capire se possono esserci responsabilità a carico dei gestori o della proprietà, il Comune.

La vasca, come disposto dalla magistratura, non deve essere utilizzata finché non sarà messa in sicurezza.

Il bambino, con un principio di annegamento, è stato trasportato in elicottero al Policlinico di Modena. È stato ricoverato per precauzione, ma non avrebbe riportato problematiche gravi.