
La consigliera regionale Costi: "Bene il rinvio della riscossione".
La consigliera regionale modenese Pd Maria Costi apprezza le decisioni della giunta di rinviare al 31 dicembre 2025 la riscossione del payback sanitario chiesto alle aziende del biomedicale per il ripiano del deficit sanitario realizzato dalla Regione tra il 2015 ed il 2018. Il meccanismo statale prevede che le aziende fornitrici di dispositivi medici contribuiscono a ripianare per il 50% il superamento del tetto di spesa sanitaria regionale, fissato da una legge del 2011.
Ora con la ’risoluzione’ a prima firma di Costi, presidente della Commissione Giovani, Formazione e Lavoro, presentata ieri dal Pd in Regione, si chiede di sostenere l’approvazione della proposta di legge depositata dai parlamentari piddini Andrea De Maria e Stefano Vaccari per abolire il meccanismo, incrementando il fabbisogno sanitario nazionale standard e il finanziamento della sanità pubblica territoriale. Il deficit sanitario complessivo calcolato dal 2015 a oggi per le regioni italiane secondo le stime più accreditate si aggira sui 5 miliardi. Qualora se ne esigesse la riscossione molte imprese verrebbero costrette all’angolo.
"Abbiamo constatato che il payback – dice Costi – ha avuto un impatto molto negativo sul settore biomedicale, limitando gli investimenti in ricerca e sviluppo e mettendo a rischio la tenuta economica delle imprese, pensiamo a quelle del Distretto di Mirandola che è tra i più importanti a livello europeo. Per questo valutiamo opportuna sia la decisione della Giunta di prorogare la scadenza per il pagamento sui dispositivi medici fino al 31 dicembre 2025, prevedendo anche la possibilità di rateizzare, sia l’istituzione di un tavolo permanente con le rappresentanze e il confronto aperto con il governo nazionale".