VALENTINA REGGIANI
Cronaca

“Paziente torturato sulla barella”. Quattro vigili verso il processo

Secondo la procura l’uomo, in ospedale per una crisi ipoglicemica, fu aggredito e accusato di sniffare droga. “Tenuto bloccato, poi schiaffi: inumano”

"Paziente torturato sulla barella". Quattro vigili verso il processo
"Paziente torturato sulla barella". Quattro vigili verso il processo

Sassuolo (Modena), 17 settembre 2023 – Avrebbero cagionato, secondo le accuse, "acute sofferenze fisiche" ad un uomo che, in quel momento, si trovava "in condizioni di minorata difesa", essendo in stato confusionale a causa di una crisi ipoglicemica. Non solo: con i loro comportamenti avrebbero determinato "un trattamento inumano e degradante per la dignità" della presunta vittima. Si va verso il processo per i quattro membri della Polizia Locale, due agenti e due assistenti, indagati dalla Procura per il reato di tortura a seguito di una presunta aggressione nei confronti di un paziente straniero ricoverato al Pronto Soccorso di Sassuolo. Infatti la Procura ha recentemente notificato agli indagati l’avviso di fine indagini ed ora si attende la fissazione dell’udienza preliminare.

I fatti risalgono alla sera del 15 ottobre di due anni fa, quando l’uomo, di origine marocchina, era stato soccorso dalla Croce Rossa in via Regina Pacis a Sassuolo. Era a terra in stato confusionale, con accanto il motorino e il casco ancora addosso, forse diretto a casa. I sanitari – vista la situazione poco chiara e delicata – avevano richiesto l’intervento delle forze dell’ordine ma, secondo la Procura, l’intervento dei quattro agenti della Polizia Locale di Sassuolo non era stato richiesto da nessun operatore sanitario in servizio al Pronto Soccorso, essendosi gli stessi presentati di loro iniziativa presso la struttura ospedaliera.

Fatto sta che, secondo quanto ricostruito dai carabinieri a seguito della denuncia presentata dal Direttore Generale dell’Ospedale dí Sassuolo, su segnalazione inoltrata dal primario responsabile del Pronto Soccorso, i quattro avrebbero aggredito il paziente, che era adagiato su una barella, in stato confusionale incastrando le braccia dell’uomo nelle sponde laterali della barella.

"Mentre due di essi lo tenevano bloccato per le braccia – emerge dagli atti – un altro si posizionava sul bacino dell’uomo, dapprima in piedi, saltandoci sopra, quindi in posizione inginocchiata; colpendolo ripetutamente con schiaffi sul petto ed al volto, proferendo l’espressione ‘Hai sniffato? Eh. dillo!’.

A rischiare il processo un 38enne residente nel reggiano, attualmente sottoposto alla misura cautelare interdittiva della sospensione dal servizio per 12 mesi, un formiginese di 52 anni, un 34enne modenese ed un reggiano di 26 anni. I due assistenti sono indagati anche per falsità ideologica in atto pubblico: dopo essersi accordati, secondo la Procura, avrebbero scritto una relazione di servizio nella quale attestavano falsamente di aver raggiunto il Pronto Soccorso dove era stato trasportato un uomo molto aggressivo e di aver aiutato i sanitari a trattenerlo affinché non si facesse male o non facesse male agli altri. Secondo gli accertamenti, invece, il paziente non sarebbe mai stato aggressivo verso i sanitari.

La ricostruzione effettuata dalla Procura – hanno fatto sapere i legali – è stata respinta con forza da tutti gli interessati, che hanno negato di aver sottoposto a torture e violenze il paziente.