WALTER BELLISI
Cronaca

Pedemontana, lo schianto. Muore a 60 anni Bosi, campione di ruzzolone

Tragedia nella notte, impatto frontale con un’altra auto all’altezza di Spilamberto. La vittima, aggregatore della squadra Rovinella, viaggiava con un altro atleta. Stavano raggiungendo Terni per il Campionato italiano. "Non riusciamo a crederci"

Giuliano Bosi

Giuliano Bosi

Modena, 22 giugno 2025 –  Il mondo del ruzzolone è in lutto per la morte di Giuliano Bosi del gruppo sportivo lanciatori Rovinella di Montecreto. I suoi colleghi, ieri mattina, lo attendevano per disputare la prima fase del Campionato italiano a squadre sulle piste di Acquasparta di Terni. Alle ripetute chiamate al suo cellulare ha risposto una voce sconosciuta, era quella di un carabiniere che ha dato la notizia che non avrebbero mai voluto sentire. È scesa una cappa di gelo, di incredulità, in quell’ambiente speciale del ruzzolone, nel quale l’antagonismo si trasforma in modo spontaneo in amicizia, collaborazione, solidarietà. Le squadre di A e di B del Rovinella si sono ritirate dal campionato. Giuliano Bosi era un animatore del gruppo. Per tutti era l’amico Nino. "Era un trainer di questo gioco – dice commosso Giorgio Lamecchi, presidente nazionale Specialità Lancio del Ruzzolone –. Era un aggregatore, una persona fantastica, partecipava a tutte le gare e teneva alta la compagnia, il gruppo dei lanciatori. Non era sceso a Terni venerdì come altri lanciatori perché aveva un impegno ed è partito nella notte. Ci sembra incredibile quello che è successo. Ci stringiamo tutti alla famiglia in questo tragico momento. In macchina con lui c’era un altro lanciatore del Rovinella al quale facciamo gli auguri di pronta guarigione. Nella notte era partita anche un’altra macchina con dei lanciatori che ha percorso una strada diversa, passando da Pistoia. È una tragedia per tutti". Fra i suoi colleghi del ruzzolone è un continuo ripetere: "Era una bravissima persona, benvoluta da tutti". Nella pagina social del Ruzzolone, in un post listato a lutto, da ieri si legge: "Doveva essere uno dei giorni più belli per il nostro sport e invece...". Giuliano Bosi era salito più volte sul podio. Fra l’altro, nel 2004, a Toano, vinse il Campionato italiano di categoria A individuale. Ieri, avrebbe dovuto scendere in gara con la sua squadra del Rovinella composta anche da Mauro Fiocchi, Marco Stefano Gherardini, Alessandro Casolari e Dino Caselli. La vittima, nata a Fiorano, era conosciuta in tutto l’Appennino (viveva a Verica di Pavullo); era un autotrasportatore, in pensione da un paio di settimane. Anche la famiglia è molto conosciuta. A Rovinella, sua figlia lavora nel ristorante storico di famiglia, il figlio gioca a calcio nel Montecreto. Proprio per questo e per manifestare vicinanza alla famiglia, il Csi, nell’esprimere profondo cordoglio, ha disposto il rinvio per lutto della gara del 52° Torneo della Montagna tra Montecreto e Pavullo FCF, in programma per oggi. Il sindaco Giuseppe Bonucchi: "Montecreto perde una persona stupenda, stimata, che ha amici dappertutto. Siamo addolorati e anche come Amministrazione comunale ci uniamo al dolore della famiglia. Apparteneva a una delle famiglie storiche di Rovinella".

Walter Bellisi