"Per i ristoranti restrizioni esagerate"

Confesercenti commenta la bozza per le riaperture. Parrucchieri ed estetisti. chiedono di lavorare nei festivi

"Bene ridiscutere, finalmente, di riaperture, ma non si comprende come, rispetto ai protocolli di sicurezza finora applicati, le nuove regole si traducano di fatto in una nuova stretta. La distanza obbligatoria di due metri tra i tavoli ipotizzati sarebbe una restrizione inapplicabile per migliaia di ristoranti - circa il 60% dei locali non ha uno spazio esterno - e praticamente per tutti i bar. E anche dove fosse fisicamente possibile implementare la misura, si ridurrebbe drasticamente la capacità di lavoro dei locali al chiuso, obbligandone migliaia alla chiusura definitiva". Così il presidente Fiepet Confesercenti Gianfranco Zinani commenta le linee guida diffuse nelle bozze per la riapertura delle attività.

Per quanto riguarda invece gli operatori del settore Benessere, Confesercenti chiede un’estensione straordinaria (e volontaria) dell’orario di apertura per la categoria: "Dare la possibilità agli operatori del settore di aumentare il numero di giorni e la fascia oraria nella quale accogliere la propria clientela sarebbe un segnale di supporto concreto alla categoria, chiarmante limitato al periodo di emergenza pandemica – spiega Loris Monzoni, Presidente Area immagine Benessere Confesercenti Modena, che lancia un appello alle amministrazioni comunali della provincia di Modena – Come è già stato fatto da alcuni sindaci, auspichiamo che tutti i Comuni del territorio emettano in questi giorni un’ordinanza che consenta ai parrucchieri, barbieri, estetisti e altre attività appartenenti al settore di tenere aperti i loro saloni anche di domenica e nei giorni festivi, nella fascia oraria dalle 7 alle 22".