VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Perseguitata e picchiata. Tre anni di maltrattamenti. In cella il marito ’padrone’

Nel 2022 la donna ha cercato di lasciarlo, da allora un inferno di botte e minacce. Il 35enne l’ha rintracciata nella struttura protetta e ha tentato di strangolarla.

Il 35enne rumeno è stato raggiunto in un parco cittadino e arrestato dai carabinieri per maltrattamenti

Il 35enne rumeno è stato raggiunto in un parco cittadino e arrestato dai carabinieri per maltrattamenti

L’ha perseguitata trovandola anche nella struttura protetta in cui si era rifugiata. L’ha costretta a tornare a casa, minacciando di renderla disabile con un’asta di ferro. Dopo tre lunghi anni di violenza e sevizie, è finito l’incubo per una giovane donna che, in ogni modo, aveva tentato di fuggire dal ‘marito padrone’. L’uomo, infatti, sabato è stato raggiunto dai carabinieri in un parco cittadino e arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni. A finire dietro le sbarre, un 35enne di origine rumena, nei confronti del quale i militari hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura della custodia in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura. L’uomo, in Italia senza fissa dimora, avrebbe iniziato a sottoporre ad ogni genere di violenza la moglie dopo che la donna, nel febbraio 2022, aveva cercato di interrompere il matrimonio. Da quel momento – secondo quanto ricostruito dai carabinieri – il 35enne l’avrebbe sottoposta a continue aggressioni fisiche, ingiuriandola ed umiliandola nonché minacciandola affinché non lo denunciasse, limitando la libertà di movimento della vittima sia nella frequentazione delle persone che dell’ambiente di lavoro, percuotendola violentemente tanto da cagionarle lesioni. Temendo per la propria incolumità la donna, lo scorso anno, aveva chiesto aiuto alle forze dell’ordine ed era stata trasferita in una struttura protetta. Il 35enne, però, l’aveva rintracciata, prelevata e riportata a casa. Dopo un breve periodo di riappacificazione, tuttavia, i maltrattamenti erano ricominciati e seconto la denuncia della donna il 35enne era arrivato pure a minacciarla con un’asta di ferro, affermando che l’avrebbe colpita così forte da renderla disabile. Non solo, a giugno l’aveva raggiunta in strada e le aveva stretto le mani al collo: il provvidenziale intervento di un passante aveva evitato il peggio. Successivamente, però, la vittima era stata picchiata altre due volte sempre lungo la strada: da qui il trasferimento in un ulteriore luogo protetto e, su richiesta della procura, la misura cautelare in carcere a cui ora è stato sottoposto. L’uomo si trova al Sant’Anna in attesa dell’interrogatorio di garanzia. A processo è finito anche anche un papà modenese con le accuse di violazione di obblighi di protezione e stalking nei confronti della ex moglie. L’uomo ieri è stato assolto dal reato di atti persecutori ma è stato condannato per la violazione degli obblighi di protezione: era stato sottoposto per un periodo al divieto di avvicinamento con il braccialetto elettronico ma aveva violato il provvedimento in almeno due occasioni. Questo era avvenuto nel corso della causa civile e proprio per la violazione è stato ieri condannato a un anno e otto mesi e a una provvisionale di cinquemila euro nei confronti della vittima, rappresentata dall’avvocato Henrich Stove.