VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Pestaggio in piazza, quattro 20enni a processo

La ragazza, fidanzatina del ‘capobranco’, istigava i tre aggressori affinchè colpissero più forte. Gli altri intanto riempivano di calci e...

La ragazza, fidanzatina del ‘capobranco’, istigava i tre aggressori affinchè colpissero più forte. Gli altri intanto riempivano di calci e pugni il coetaneo anche mentre si trovava già a terra. Sono stati rinviati ieri a giudizio con l’accusa di rapina e lesioni aggravate i quattro giovani tra i 20 e i 23 anni, quasi tutti di origine straniera, accusati del pestaggio ai danni di un 17enne – all’epoca dei fatti – avvenuto a luglio del 2023 in piazza Matteotti, pieno centro storico. Tra loro anche una ragazza, appunto, una 22enne ferrarese. Il processo inizierà il prossimo 23 settembre davanti al Collegio. Un quinto giovane, 23enne, è stato assolto nel processo con rito abbreviato poiché ha dimostrato che in quel momento non era presente. La vittima, attraverso il proprio legale, avvocato Marco Pellegrini si è costituita parte civile. "Eravamo andati fuori a cena, io e la mia fidanzata – racconta Stefano Grandi, oggi 19enne –. Dalla Pomposa stavamo andando in piazza Matteotti: ci siamo seduti qualche istante su una panchina e lei si è resa conto che qualcuno armeggiava attorno alla mia bicicletta. Mi sono avvicinato, ho chiesto loro cosa stessero facendo ed hanno iniziato a insultarmi e poi a picchiarmi". Inizialmente i carabinieri avevano identificato il principale aggressore, per poi via via individuare il resto del ‘branco’. Secondo le accuse i quattro imputati, dopo essere stati sorpresi dalla vittima ad armeggiare sul lucchetto che assicurava la sua bicicletta a una rastrelliera, iniziarono a pestarlo. Uno di loro lo colpì con una testata alla tempia e, una volta caduto a terra, tutti continuarono a prenderlo a calci, mentre la ragazza del gruppo continuava ad incitare tutti gli altri rovesciando addosso alla vittima una bevanda. "Concorrendo moralmente, quale istigatore" le viene contestato. Quella sera il branco fuggì dopo aver rapinato lo studente di una collanina in acciaio, strappandogliela dal collo mentre si trovava a terra. Il giovane, dopo il violento pestaggio era finito in ospedale e poi dimesso con una prognosi di 25 giorni. "Quello che è accaduto – afferma la vittima – ci ha segnati. In questi giorni sento ancora i dolori al volto: mi avevano slogato la mascella. La mia compagna è rimasta traumatizzata. Cosa ci aspettiamo dal processo? Giustizia, anche se so che gli aggressori sono nullatenenti. Dal mio punto di vista dovrebbero pagare sia a livello ‘giudiziario’ che economico. Non hanno mai chiesto scusa".

Valentina Reggiani