«Più morti sul lavoro, inaccettabile»

Migration

E’ stata celebrata ieri a Fiorano la giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro dell’Anmil. A Casa Corsini sono stati illustrati i dati regionali che vedono Modena tristemente in testa per quanto riguarda gli infortuni mortali: già 16 morti bianche da gennaio ad agosto 2019 contro gli 11 decessi registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Ci segue Bologna con 14 vittime. Insieme a Reggio Emilia, che conta 8 morti, siamo l’unica provincia che da un anno all’altro ha fatto segnare un peggiormanento dei dati.

In calo del 2,4%, invece, le malattie professionali: 415 quelle denunciate nei primi otto mesi del 2019 nel Modenese, dieci in meno rispetto al 2018. In totale in Emilia Romagna da gennaio ad agosto di quest’anno si contano in tutto 55.349 infortuni (-1,5% rispetto all’anno prima) di cui 10.511 in provincia di Modena (+3,6% rispetto allo stesso periodo del 2018 quando furonmo 10.150). «Gli infortuni non diminuiscono – ha detto a margine della cerimonia il presidente dell’Anmil, Zoello Forni – e i morti aumentano. E’ inaccettabile. Servono maggiore sensibilizzazione a livello nazionale e una formazione innovativa, oltre a controlli serrati».

«Questi dodici mesi – ha detto Forni nel suo discorso ufficiale – sono stati pagati a caro prezzo dai lavoratori dal momento che il fenomeno infortunistico sta vivendo una nuova fase molto negativa, soprattutto per quanto riguarda gli incidenti mortali». In Italia sono stati 685 i decessi sul lavoro, considerando anche quelli in itinere, cioè in strada. Nel tratto modenese dell’A1, ad esempio, sono stati diversi gli incidenti mortali che hanno coinvolto autisti.

«Non rassicurano nemmeno i dati relativi alle denunce di infortuni e malattie professionali – aggiunge Forni – Non possiamo parlare di miglioramento del dato infortunistico, anche se i numeri presentano una leggera flessione, dal momento che il 2018 è pesantemente influenzato dal tragico crollo del ponte Morandi e dagli incidenti stradali avvenuti a Lesina e Foggia, eventi che da soli hanno determinato ben 31 vitime sul lavoro». Alla cerimonia erano presenti tra gli altri il sindaco di Fiorano, Francesco Tosi, e il senatore Matteo Richetti.