"Piano urbanistico, non si perda tempo"

Il presidente del Comitato unitario delle professioni, Giuliano Fusco: "Mesi di duro lavoro, approvare il Pug entro fine anno"

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di Paolo Tomassone

Modena ha bisogno di adottare il Piano urbanistico generale (Pug), per sostenere lo sviluppo e la rigenerazione della città con i tanti progetti che sono pronti a partire. I 180 incontri fatti nei mesi scorsi, durante i quali si sono confrontati amministratori comunali, tecnici e professionisti, sono stati sufficienti per discutere, apporre modifiche e produrre un testo finale che ora "deve essere approvato dal consiglio comunale" nei tempi stabiliti, cioè entro la fine dell’anno. L’auspicio è del Comitato unitario permanente degli Ordini e Collegi professionali della provincia di Modena che interviene sulla questione all’indomani dell’ennesima commissione Seta (un’altra riunione è stata programmata per martedì 6 dicembre) chiamata a dare il via libera al documento che dovrà essere portato in consiglio comunale per l’approvazione finale. "Aspettiamo con fiducia ma altrettanta fermezza" dice il presidente del Cup, Giuliano Fusco.

Presidente, i professionisti temono che qualche gruppo consigliare possa pensare di rallentare il percorso di approvazione del Piano?

"Guardi, noi ci aspettiamo, con fiducia ma altrettanta fermezza, che i mesi di confronti, riflessioni, stimoli, proposte non abbiano a risultare vani, e che si attui quanto previsto nei tempi prospettati. Lo dobbiamo all’impegno e alla serietà di quanti hanno prestato il proprio tempo, ma soprattutto, e in primo luogo, ai cittadini modenesi. Di oggi e di domani".

In effetti l’iter è stato davvero lungo e queste prolungate riunioni della Commissione Seta fanno venire qualche sospetto…

"Il Piano urbanistico generale è uno strumento introdotto da una legge regionale del 2017 e ha comportato un cambiamento radicale nella pianificazione territoriale e deve seguire un percorso fatto di tante fasi. Adesso siamo arrivati alla fase cruciale, quella dell’adozione del piano che da programma dovrebbe avvenire entro la fine del 2022. C’è stato un lavoro molto lungo che ha preceduto questa fase".

Quindi non sono mancate le occasioni di fare modifiche al Piano.

"Certo che no. In questa fase il Comune ha messo a disposizione risorse importanti, a partire dai suoi tecnici, ai quali si sono affiancati professionisti di diversi Ordini. Tutti si sono confrontati e hanno collaborato nell’interesse della città, dei cittadini e delle imprese. Questo lavoro è stato svolto con impegno notevole e del tutto volontaristico da parte dei suoi componenti. Per questo insistiamo perché non debba essere disperso e meriti risposte. L’incertezza che sembra esserci in questa fase dell’adozione non ci sembra giustificabile".

C’è qualche aspetto del Piano che non la convince?

"Il Pug è composto da vari elementi e strategie che ruotano attorno alla necessità di un minor consumo del suolo, come richiede la legge regionale. Non possiamo lamentarci o esprimere giudizi negativi, anzi forse il contrario. Viste le necessità di carattere climatico, ambientale ed energetico, s’impone una diversa visione della città. E il piano cerca di intervenire proprio in questo ambito. Io credo che ci sia una grande rottura col passato per arrivare ad avere una rigenerazione della città, delle frazioni e dei rioni".

È quindi soddisfatto del lavoro svolto?

"Assieme a tutti gli ordini professionali ci siamo proposti per un lavoro di squadra. Abbiamo riconosciuto al Comune la capacità e la volontà di confrontare e condividere le proprie visioni con la cittadinanza, per questo sono state fatte tantissime riunioni con i cittadini, ma anche con l’Ance (associazione dei costruttori, ndr.) e altre associazioni e enti. C’è stata un’attività partecipativa quasi unica rispetto ad altre realtà. Dal sindaco ai tecnici del Comune e consulenti esterni che hanno sempre manifestato una grande disponibilità al confronto e anche al tornare sulle proprie decisioni. Per questo continueremo l’attività di collaborazione e di confronto".