Pieve, folla per i tappeti floreali Omaggio all’indimenticato don

Per l’Infiorata della rinascita addobbati 150 metri di strada grazie a decine di volontari. Successo anche a Fiumalbo

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Quella della ‘rinascita’ (dopo due anni di eventi ridotti causa pandemia) è stata un’edizione di grande successo per l’Infiorata del Corpus Domini di Pievepelago, sia in termini artistici che di affluenza di visitatori.

Una grande folla ha infatti assistito alle varie fasi di realizzazione dei tappeti floreali, culminata con la solenne processione del mezzogiorno quando il sacerdote con l’Ostensorio è passato sui 150 metri di via Tamburù tutti ricoperti da fiori. Particolare ammirazione ed emozione ha destato il lungo tappeto dedicato al parroco don Ferruccio Albergucci, improvvisamente scomparso lo scorso agosto dopo aver guidato per 30 anni questa processione. E’ stato ritratto (foto a destra) proprio durante una di queste processioni davanti alla fontana e alla chiesa paesana, con sopra il santuario di Monticello ed una chiesa Palestinese cui era legato, con due aerei che ricordavano i suoi viaggi dai paesani oltreoceano. Oltre ai simboli cattolici, molti richiami alla Pace mondiale.

Il tappeto che raffigurava due persone impegnate a far crescere due piante che si univano in amicizia pur sopra un baratro, sotto il segno Eucaristico, ha avuto l’attiva realizzazione anche da parte di due Thailandesi in visita in zona che si sono appassionate nella composizione, mandandone poi immagini nel proprio paese.

Ad inizio di via Tamburù un tappeto di ben 52 metri di quadrati di petali ha dimostrato la caparbietà e l’ingegno degli Infioratori a rimediare alla scarsità di materia prima causata da stagione avanzata e dalla recente grandinata, sopperendo egregiamente con maggiori acquisti floreali ai mercati e maggiori chilometri percorsi per trovare quanto necessitava. Anche nella vicina Fiumalbo l’Infiorata (di tradizione più recente) ha avuto luogo con un grande impegno nel reperire i fiori, col parroco don Luciano Benassi attorniato da decine di Confratelli. Ricordato il neo-beato don Luigi Lenzini. Il gran caldo del pomeriggio ha poi danneggiato la qualità dei tappeti floreali, comunque ammiratissimi fino a sera e che verranno rimossi all’alba.

Proprio la precarietà di queste composizioni ne aumenta la suggestione nell’ammirarne la breve ma affascinante vita, frutto dell’impegno di decine di persone per molti giorni antecedenti. "Ringraziamo di cuore – hanno detto gli infioratori – tutti coloro che ci hanno aiutato, in particolare i tanti che ci hanno dato offerte spontanee, così da poter avere oltre 25mila garofani da stagliuzzare per i tappeti floreali". Dal 2007 Pievepelago è stato insignito del titolo di ‘Città dell’Infiorata’, riconoscimento dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

g.p.