Pista ciclabile ex ferrovia Modena, partito il cantiere

Due chilometri e mezzo di pista: investimento da due milioni e mezzo di euro. Sul percorso aree verdi, arredi e una ciclostazione

Sono partiti ieri i lavoro per la ciclabile. Nella foto gli operai (Fotofiocchi)

Sono partiti ieri i lavoro per la ciclabile. Nella foto gli operai (Fotofiocchi)

Modena, 7 luglio 2020 - Riconnettere pezzi di città significa anche svelarne angoli sconosciuti ai più. Così, è particolarmente simbolico che ieri la consegna del cantiere per la nuova Diagonale sia avvenuta sul tratto della vecchia ferrovia dismessa che lambisce il lato sud del cimitero San Cataldo, ingresso pressoché ignoto alla maggior parte dei modenesi (si tratta di quello storico immaginato da Cesare Costa) che proprio grazie al progetto ai rulli di partenza tornerà ad essere accessibile con un percorso ciclo-pedonale, costeggiato da ambo i lati da piante autoctone e sedute in graniglia naturale con resina e cemento. I lavori per realizzare il nuovo corridoio ecologico dedicato alle due ruote, che collegherà per 2,5 chilometri la stazione dei treni al Polo Leonardo, inizieranno in questi giorni per mano della ditta aggiudicataria, l’impresa Gsp Costruzioni srl di San Cesario sul Panaro.

Modena, pista ciclabile lungo la ferrovia, via ai lavori
Modena, pista ciclabile lungo la ferrovia, via ai lavori

Il via libera all’intervento atteso da anni (valore 2,5 milioni di euro) ha visto la presenza del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale Davide Baruffi, l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Bosi, oltre ai tecnici comunali e al direttore dei lavori Roberto Lugli.  

Già definita la road-map che prevede tra un anno la conclusione del cantiere destinato a regalare alla città un asse strategico, dal centro alle periferia, intorno alla quale si svilupperà la Modena del futuro, mettendo in rete la sua fitta rete di ciclabili. Come già scritto nei mesi scorsi, questa sorta di ‘autostrada’ green sarà affiancata da aree verdi e alberi (circa 200 di medio e alto fusto e 400 arbusti) con il riutilizzo del materiale esistente, il ‘ballast’, cioè il pietrisco della massicciata ferroviaria, una parte del quale sarà lasciato visibile a lato della ciclabile a memoria della presenza dei binari e come base del futuro percorso per il trasporto pubblico locale. La Diagonale, infatti, sarà larga 6 metri con a fianco un ulteriore tratto di corsia di quattro metri che ospiterà un domani, appunto, il filobus.  

«Abbiamo mantenuto l’impegno - spiega Muzzarelli, a pochi passi dalle ruspe che questa settimana inizieranno a mettersi in moto -. Dopo 150 anni riconsegneremo alla città l’entrata storica del cimitero San Cataldo e, al contempo, creeremo un polmone ambientale dedicato alla mobilità ecologica". Gli fa eco Bosi: "Modena è realmente in movimento e non è soltanto uno slogan". Baruffi plaude a un progetto "che parte in anticipo rispetto alla previsioni, che va nel solco di aumentare le piste ciclabili in Regione e soddisfare la necessità di ricucire i centri urbani". Tocca a Lugli ricordare le caratteristiche della Diagonale, che verrà anticipata da una serie di preparazioni base fatte sull’intero percorso, tra cui un’indagine per l’eventuale bonifica di ordigni bellici.  

Nella prima fase il cantiere partirà dal tratto della rotatoria Montecuccuoli-Paolucci-Breda fino all’innesto del collegamento con l’entrata storica di san Cataldo. E ancora: in programma c’è l’installazione di nuovi punti led (in tutto 130) e due aree di sosta (in prossimità della rotonda Pao lucci e via Fiorenzi) dove saranno posizionate panchine, una fontanella di acqua potabile e una ciclostazione per riparare le biciclette. La Diagonale avrà ulteriori sviluppi negli anni a venire. Il percorso, infatti, ha le potenzialità per proseguire fino alla Zona Fiera e Cittanova. ...