Piste aperte anche in zona rossa, lo sci non rischia un nuovo stop

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In attesa di neve fresca e temperature più basse (quattro anni fa di questi tempi si sciava già), una buona notizia per gli operatori del settore turistico invernale. Infatti, se dovesse peggiorare la situazione pandemica e tornassero ad essere istituite zone arancioni o rosse, lo sci non sarà più fermato. Il Comitato tecnico scientifico ha infatti approvato le linee guida proposte dalla Regioni che presto il Governo sarà chiamato ad approvare nell’ambito del nuovo provvedimento sul Covid, in sede di Consiglio dei Ministri. Nelle linee guida si legge che, nell’ipotesi di zona rossa o arancione, "si possa tenere le piste aperte limitando il numero di presenze giornaliere. In questo caso le società impianti dovranno stabilire un tetto massimo di skipass in base a criteri che saranno stabiliti in concerto con Regione o provincia autonoma, sentiti anche i rappresentanti delle varie categorie e strutture ricettive e in pieno accordo con le Aziende sanitarie locali". "Un atto – dicono dal Comprensorio Cimone – che darebbe certezze agli operatori del settore, dopo che più volte hanno investito risorse umane e finanziare per aprire, poi vanificate da improvvise chiusure". Nelle Regioni in zona bianca o gialla, invece, non c’è alcun tetto da osservare: riguardo al Green pass ai gestori spetta il compito di effettuare controlli a campione per gli impianti al chiuso (nel comprensorio del Cimone solo uno alle Polle).

Giuliano Pasquesi