"Più integrazione per fermare la violenza"

Il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica ha discusso temi come la prevenzione e contrasto alla microcriminalità, la lotta alle aggregazioni giovanili e la presenza di minori stranieri non accompagnati. Sono stati concordati servizi di controllo e indagini mirate per contrastare la violenza e i furti.

"Più integrazione per fermare la violenza"

"Più integrazione per fermare la violenza"

Ieri mattina, presieduta dal prefetto Alessandra Camporota, si è tenuta una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha affrontato, in primo luogo, i temi della prevenzione e contrasto alla microcriminalità e della lotta al fenomeno delle aggregazioni giovanili. E’ stata concordata la implementazione degli interventi coordinati attraverso l’attivazione di straordinari servizi di controllo nelle aree del capoluogo maggiormente a rischio, in aggiunta a quelle già in corso nell’ambito dell’operazione ’alto impatto’. Di aggregazioni giovanili fuori controllo si è parlato ieri in prefettura e il procuratore capo di Modena Luca Masini ha confermato che, negli ultimi mesi, gli episodi di aggressioni violente hanno subito un sostanziale aumento, generando "particolare preoccupazione nella popolazione". I gruppi, ha aggiunto Masini, "sono costituiti da minorenni insieme a maggiorenni che assumono il ruolo di leader e aggrediscono generalmente adolescenti o anziani, cercando di eludere i controlli delle forze dell’ordine".

Un approfondimento, al tavolo in Prefettura, è stato dedicato alla "sempre maggiore presenza di minori stranieri non accompagnati, il cui numero crescente in questo territorio sta determinando problematiche circa il concreto sviluppo di percorsi integrativi finalizzati a scongiurare fenomeni di devianza", certifica Camporota. Oltre che agli adolescenti violenti, la riunione è stata dedicata ai furti negli appartamenti, annunciando servizi mirati e più indagini.

r.m.