"Platani sani, non abbatteteli"

Novi, ieri la manifestazione del comitato che si oppone alla decisione dell’amministrazione

Migration

"Ho vissuto in armonia con te per 73 anni… Perché mi vuoi sradicare?". Questa una delle tante frasi che ieri mattina sono state collocate sul tronco di ognuno dei 68 platani di viale XXII aprile a Novi, accompagnate da una foto dell’albero stesso con ai ‘piedi’ il lumino collocato durante il flash mob dello scorso 7 novembre. La manifestazione pacifica è stata organizzata dal Comitato di volontari che si oppongono alla decisione dell’amministrazione di abbattere i pioppi del viale. "La perizia svolta da una ditta specializzata ha evidenziato che le piante sono tutte sane – spiega Mara Manicardi, referente del Comitato –. Ciononostante il Consiglio comunale ha stabilito che i platani saranno abbattuti, non sarà fatto alcun abbassamento". "La nostra iniziativa – prosegue Laura Biolcati Rinaldi, novese – nasce proprio dal fatto che l’amministrazione ha dichiarato di essere decisa a proseguire il piano di abbattimento nonostante non ci siano più le motivazione che lo giustifichino. La perizia ha chiarito che nessuna pianta è pericolosa, malata, cariata: l’ente pubblico adduce allora motivi di sicurezza, richiamando il rischio del penale se qualcuno dovesse farsi male per la caduta di un ramo e del fusto. Le piante sono sane: allora per evitare il rischio occorrerebbe sradicare tutti gli alberi in tutti i centri abitati! E’ una presa di posizione priva di fondamento. L’opposizione si sta limitando a fare leva su motivazioni formali: noi non molliamo, vogliamo tenere viva l’attenzione su questa tematica. Siamo un comune già colpito dal sisma i cui segni sono ancora evidenti: siamo indignati, con tutto quello che ci sarebbe da fare perché ostinarsi a portare avanti l’abbattimento che non farà altro che abbruttire la città già così devastata?". "La perizia non è ancora stata consegnata al Comune – replica il sindaco Enrico Diacci – e neppure è terminata in quanto è estesa a tutto il territorio (Novi, Rovereto, Sant’Antonio in Mercadello) per valutare le piante più alte e potenzialmente pericolose". "Lo scorso settembre in via G.di Vittorio un albero si è spezzato a metà in quanto danneggiato dai maldestri interventi di capotozzatura eseguiti durante le passate legislature, dal 2005. Quando i risultati della perizia saranno disponibili, organizzeremo un incontro pubblico on line per illustrarli alla comunità e ragionare insieme per trovare soluzioni che soddisfino la tutela del verde con l’esigenza della sicurezza dei cittadini e la corretta manutenzione delle piante stesse che sono al centro di una cittadina e non in aperta campagna. ‘Abbassarle’ come il Comitato richiede non è una soluzione perseguibile".

Maria Silvia Cabri