"Credo nel lavoro di squadra" ha sottolineato ieri Camporota. E la squadra si compone ora di un nuovo comandante della Polizia locale (da aprile), Alberto Sola, e di un nuovo vicecomandante arrivato da pochi giorni, Vasco Talenti. Partendo dal presupposto che "la Polizia locale già garantisce un servizio h24, stiamo facendo una analisi sul Corpo per verificare la capacità di erogare il servizio. Il grande tema è rendere più efficiente la ’macchina’" spiega il comandante Sola. "Vogliamo essere più efficienti e più vicini ai cittadini", ribadisce.
L’attenzione, da parte dell’opinione pubblica, è tutta focalizzata sui macro problemi ("da segnalare non solo sui social"), alcuni sistemici e non certo solo modenesi (basti pensare al fenomeno del disagio giovanile). Ma non va dimenticata l’attività, per così dire, ordinaria della Polizia locale, "che viene data per scontata". Come la mole di lavoro ’dietro le quinte’ relativa alle manifestazioni e agli eventi – l’ultimo, il Giro d’Italia – che impegna la macchina comunale. Poi l’emergenza silenziosa: gli incidenti, oltre mille dal primo gennaio. Un problema serio anche se meno percepito. La sicurezza stradale è fondamentale al pari di quella urbana, visti i dati poco lusinghieri di Modena per quanto riguarda morti e feriti e l’allarme costantemente rilanciato dall’Associazione familiari delle vittime.
Anche i controlli sono costanti: tra mercoledì e ieri dieci conducenti sono stati sanzionati per eccesso di velocità (di cui 7 in viale Italia). L’attività è stata svolta con particolare attenzione alle aree segnalate dai cittadini tramite il sistema Rilfedeur, e ha interessato varie zone: centro, Madonnina e Modena Est. Mentre tra oggi e domani è previsto un servizio mirato di controlli antialcol. "Non ci sarà uno stravolgimento dei servizi ma una messa a punto – spiega Sola –. I dati di inizio anno dimostrano in generale una presenza costante della Polizia locale". Ecco il bilancio: da gennaio sono state denunciate quasi 400 persone e 14 arrestate. Numeri alti in relazione a una Polizia locale leggermente sotto organico. "La Polizia locale di Modena può contare su 220 unità, ne manca qualcuna. Ciò dipende dal turn over periodico perché, come in altre categorie, c’è un problema di fluttuazione del personale e di difficoltà nel trovarlo. Le assunzioni in ogni caso sono in programma, anche se non imminenti".
Veniamo poi alla questione dotazioni, tanto dibattuta. "Il taser – dice Sola – è uno dei tanti strumenti, ha la sua utilità e le sue complicanze. Parliamo non di un oggetto qualunque, ma di un’arma. Noi oggi siamo in una fase di analisi per verificare quelli che sono gli strumenti in dotazione al Comando, alcuni li abbiamo rimessi in servizio. Ne abbiamo altri rimasti al momento non pienamente utilizzati. Sul taser dovremo fare dei ragionamenti complessi: ha dei costi di gestione, organizzativi e formativi. Non lo escludo, né dico che serve oggi. Mentre le bodycam sono presenti al Comando ed è uno degli strumenti da rimettere in pista. Ci sono elementi da sistemare in relazione alla privacy, come sottolineato dal Garante. Ma vogliamo rimettere a sistema questo strumento in maniera strutturale da qui a qualche mese".
v.s.