Polo al Villaggio Europa, il caso in Parlamento

La deputata 5 Stelle Ascari interroga il ministro per l’Ambiente Cingolani. Il Pd: "Lavoriamo per trovare equilibrio, ma quella zona è industriale-produttiva"

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di Stefano Luppi

Sbarca in Parlamento il progetto d’espansione del polo logistico Conad, fortemente contestato dai residenti del Villaggio Europa, circa 300 persone che vivono nelle vie Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera ed Europa al quartiere Sacca. La deputata modenese 5 stelle Stefania Ascari interroga il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani su questo disegno di espansione che prevederebbe una ’torre’ di 30 metri nel punto più elevato, il magazzino del futuro polo della impresa commerciale. Peraltro l’area – già edificata oggi, ma che crescerebbe di dimensioni in modo significativo – è vicina alle case e soprattutto a un piccolo parco molto frequentato dai residenti. "Il ministero della Transizione Ecologica si attivi per tutelare l’ambiente – chiede l’onorevole Ascari – visto che nell’area è previsto un incremento non soltanto delle superfici calpestabili, ma anche del traffico di mezzi pesanti. Sono in costante contatto con il comitato Villaggio Europa della Sacca che ha contribuito con un fondamentale aiuto nel realizzare l’interrogazione. Insieme temiamo un aumento della quantità di polveri sottili nell’aria. Un incremento di cui Modena, a lungo maglia nera in regione, non ha assolutamente bisogno. A fronte di ciò, non aumenteranno i posti di lavoro né saranno promossi il benessere e la salute. Ci sono criticità da risolvere per scongiurare il grave impatto urbanistico e ambientale previsto in una zona fortemente inquinata". Il timore per la qualità dell’aria – la peggiore in Europa per quanto riguarda la Pianura Padana – cresce dunque in un quartiere che dovrà sopportare altro traffico con l’arrivo di Esselunga, che si aggiunge alle altre aziende già ’in loco’, come Gls e Parmareggio. Sul tema stanno lavorando anche i partiti, in particolare il Pd, radicato alla Sacca. "La strada è stretta – spiegano Antonio Carpentieri, capogruppo Pd e Diego Lenzini, vicesegretario – ma cerchiamo di raggiungere un punto di equilibrio. Questa zona è vocata ad essere industriale-produttiva dal 1948 con le persone che avevano la casa vicina al luogo di lavoro. Occorre quindi salvaguardare gli interessi legittimi di tutti anche se l’impatto è innegabile con la torre di 30 metri a sessanta dalle case. Stiamo approfondendo e non facciamo come la destra che mette la testa sotto la sabbia, noi ne parliamo moltissimo e cercheremo la posizione meno impattante per il nuovo magazzino. Per l’altezza stiamo studiando perché non è detto ci siano limitazioni, in ogni caso Conad collabora e occorrerebbe pensare anche al fatto – chiudono i due – che sulla vicina tangenziale transitano 70mila veicoli al giorno".