"Polo Conad, servono altri confronti"

Dopo il ridimensionamento del progetto, il Comitato Villaggio Europa chiede altre garanzie: "Vogliamo poter giudicare il nuovo piano"

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Una nuova fase di osservazioni sul futuro Polo Conad. La chiedono a gran voce i residenti riuniti nel comitato ‘Villaggio Europa’ e la chiede la maggioranza in Consiglio comunale, anche se – precisa il Pd – dovrà essere la Conferenza dei Servizi a stabilire tempi e modi. Il giorno dopo il passaggio in aula dell’ordine del giorno che ha discusso le novità del progetto annunciate recentemente da Conad (ridimensionamento dell’intervento, niente magazzino verticale e neppure la rotatoria su strada Canaletto), i cittadini della Sacca ribadiscono il loro auspicio che si apra un altro periodo di almeno 6090 giorni per potere esprimere ulteriori osservazioni sul progetto. Se lo augura anche il Pd (con Modena Civica) con l’odg presentato giovedì, anche se i dem preferiscono evitare pareri tecnici, a differenza del gruppo Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, che in un emendamento (bocciato) chiedeva esplicitamente che la Conferenza dei servizi concedesse "ai soggetti interessati un termine per la presentazione di nuove osservazioni".

Detto ciò, torna a farsi sentire il comitato ‘Villaggio Europa’ che, pur accogliendo positivamente le modifiche all’intervento, chiede a gran voce un’altra fase di dialogo e confronto. Di fatto, una volta che la Conferenza dei Servizi sarà conclusa (entro metà giugno), il progetto potrebbe subire una drastica accelerata, in quanto non saranno necessarie varianti urbanistiche di nessun tipo. Temendo ciò, il comitato è chiaro: "In aula non è emerso con fermezza un semplice principio che ribadiamo da mesi. Secondo le procedure di legge infatti, la Conferenza dei servizi è tenuta, in caso di modifiche sostanziali al progetto, a chiudere l’attuale procedimento e a riaprirne uno nuovo. Date le modifiche sostanziali preannunciate nelle varie conferenza stampa – aggiunge il gruppo di residenti - sarà necessario chiudere l’attuale procedimento, non prolungarlo ma chiuderlo, permettendo ai cittadini di fare nuove ulteriori osservazioni nei tempi consoni. È vero che la maggioranza non può dire alla Conferenza dei servizi come procedere, come è stato affermato in Consiglio Comunale; tuttavia, è possibile fornire, se vi è la volontà, un chiaro indirizzo politico".

Alla luce di ciò – prosegue il comitato – "ci auguriamo che una volta chiuso l’attuale procedimento, unico iter possibile, venga garantito un tempo consono ai cittadini, di 60-90 giorni, per effettuare le dovute considerazioni sul progetto. Il rispetto di questo iter sarebbe un bel segnale da parte dell’amministrazione per dimostrare pubblicamente finalmente a tutti i cittadini che ‘partecipazione’ non è solo una parola ma un fatto concreto". Dalla sua anche l’odg proposto dal Pd, oltre a giudicare positivamente le novità sulla rivisitazione del progetto per l’area ex Civ & Civ, sollecita a proseguire il confronto con i residenti della Sacca e con la città, e chiede che "il Consiglio comunale, nel rispetto di norme e competenze, possa esprimersi sull’intervento finale una volta terminato l’iter tecnico e amministrativo che verrà definito dalla Conferenza dei servizi".

Vincenzo Malara