
Carpi ha scritto una pagina della sua storia: ieri mattina è stato ufficialmente inaugurato il nuovo polo universitario di via Corbolani. Una mattinata di festa cui hanno partecipato in tanti per applaudire il progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Ateneo degli studi di Modena e Reggio Emilia e Comune per dare corpo a un nuovo importante tassello del territorio universitario Unimore.
Da domani, con oltre una quarantina di iscritti, prenderanno il via le lezioni di un corso di laurea magistrale (interamente in lingua inglese) progettato per rispondere alle esigenze espresse dal tessuto produttivo, ovvero potersi avvalere di figure trasversali dotate di un alto livello di preparazione in ingegneria industriale insieme a specifiche competenze in sostenibilità energetica, produttiva e ambientale. Ad introdurre la mattinata è stato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Mario Ascari: "Lo sforzo è stato titanico ma grazie a una straordinario gioco di squadra ce l’abbiamo fatta. In un’epoca di cambiamento come questa è doveroso fare delle scelte coraggiose. Il ‘fare’ non è più sufficiente per lo sviluppo di un territorio, servono nuovi elementi, ovvero conoscenza, ricerca e innovazione. Il sapere è la leva su cui abbiamo deciso di investire. Il polo di 4mila metri quadri, nel quale potranno essere accolti fino a 600 studenti, è destinato non solo alla formazione, ma anche alla ricerca finalizzata al trasferimento tecnologico e alla divulgazione".
Per concretizzare il grande progetto di alta formazione sul territorio, la Fondazione CR Carpi ha destinato 21 milioni di euro, per sostenere nel tempo l’attività didattica e di ricerca (6 milioni di euro spalmati in 12 anni), per finanziare interamente, con le restanti risorse (15 milioni di euro), la costruzione del Polo Universitario carpigiano: una struttura a energia quasi zero, realizzata in poco più di un anno dal gruppo modenese AeC Costruzioni e progettata dal gruppo Lombardini22, all’interno della quale si snodano aule, un’ampia area laboratoriale, locali da destinare a start up e spin off universitari, locali per lo studio e il team working, e luoghi dove svolgere attività ed eventi culturali. Inserito nel nascente ampio parco urbano dell’Oltreferrovia, progettato da Mario Cucinella, il nuovo Polo Universitario ha la collocazione strategica di essere adiacente alla stazione ferroviaria, a pochi passi dal centro cittadino di Carpi.
‘Permeabilità’ è stata la parola più volte ribadita dal rettore di Unimore, Carlo Adolfo Porro: "Formazione, ricerca e interazione tra università e territorio sono le tre missioni che vedo qui riunite e che rendono questa struttura davvero all’avanguardia, così come il nuovo Corso di Laurea Magistrale in ‘Sustainable Industrial Engineering’, dalla spiccata vocazione internazionale". Un emozionato sindaco Alberto Bellelli ha citato il luogo come "pilastro di un ponte verso il sistema Paese, verso il mondo. E per farlo abbiamo scelto il sapere, la cultura, la bellezza. Qui c’è una profondità temporale, questo progetto durerà. Stiamo cambiando il nostro territorio. Questo non è un campanile. E poi credo sia necessario tenere viva una cosa che avevamo perduto: a Carpi deve tornare la voglia di fare bella figura, di parlare bene di questa città e delle forze e delle istituzioni che qui, oggi, hanno dimostrato che insieme si può andare oltre". Dopo il taglio del nastro, e la simbolica consegna delle chiavi dell’università dalle mani de presidente Ascari a quelle del rettore Porro, monsignor Gildo Manicardi, vicario generale della Diocesi di Carpi ha impartito la benedizione sulla nuova struttura. Maria Silvia Cabri