«Ponte chiuso, informazioni arrivate in ritardo»

Finale, Lugli (Sinistra Civica): «Una decisione del genere andava comunicata subito spiegando le ragioni»

Migration

«Meno striscioni e più fatti».

La frase è curiosamente riportata su uno striscione appeso a ridosso del Ponte Vecchio di Finale. Ha suscitato, infatti, sconcerto la mancata comunicazione dell’imminente chiusura del Ponte, a rischio crollo, avvenuta direttamente dal sindaco Palazzi lo scorso giovedì 13 febbraio. L’avviso, secondo alcuni sarebbe dovuto arrivare con un anticipo molto maggiore.

«Uno striscione – dichiara Stefano Lugli, capogruppo di Sinistra Civica – che è sintomo di tutto lo sconcerto che la chiusura del ponte ha provocato. E non perché i finalesi siano così scriteriati da voler passare su un ponte pericoloso, ci mancherebbe altro, ma perché una decisione di questo tipo andava comunicata nei dovuti tempi e modi, informando preventivamente le attività economiche, le associazioni di categoria e sindacali, spiegando le ragioni della chiusura e indicando le tempistiche di massima del cantiere. Invece, come sempre, nulla. La giunta – sottolinea Lugli – ha messo tutti davanti al fatto compiuto e non ha nemmeno utilizzato lo spazio del consiglio comunale, del 12 febbraio, per informare che la mattina successiva si sarebbe chiuso il ponte. E i tempi c’erano tutti – continua il capogruppo – perché la nota con le prescrizioni di limitazione d’uso del ponte è arrivata in Comune giovedì 6 febbraio, mentre il ponte è stato chiuso esattamente la settimana successiva. Il ponte è stato chiuso alle 10 di giovedì scorso senza alcun preavviso». Secondo Lugli, si tratta di un atteggiamento discutibile, secondo tanti cittadini e commercianti di «mancato rispetto per la popolazione».

v. bru.