Ponte di Olina, sì ai fondi per ristrutturarlo

Pavullo, lo annuncia l’assessore regionale Serri. Il comitato dei residenti: «Siamo felici per la notizia, ma serve una struttura bis»

Buone nuove per il ponte cinquecentesco di Olina che collega i territori comunali di Pavullo e di Montecreto. La consigliera regionale Luciana Serri ha annunciato sui social che l’obiettivo è stato raggiunto: «Sono mesi – ha scritto – che ci lavoro con assessorati e ministeri e ora i risultati sono arrivati. È alla firma in questi giorni il Decreto interministeriale che stanzia risorse utili alla messa in sicurezza del ponte di Olina, una struttura importante, con alto valore storico e architettonico, identitaria per il nostro territorio. È un risultato importante per le nostre comunità di cui sono veramente orgogliosa».

L’intervento sarà effettuato dal ministero attraverso la Soprintendenza e il costo dovrebbe aggirarsi sui 400mila euro. Il Ponte di Olina, costruito nel 1522, utilizzabile da mezzi piccoli, presenta parecchie criticità. Dal 14 febbraio 2019 è chiuso al transito veicolare a causa di danni strutturali procurati del maltempo e gli abitanti, in particolare i pendolari e gli agricoltori con terreni di qua e di là dal torrente, sono costretti a percorrere molti chilometri per raggiungere il luogo di lavoro. Esistono situazioni in cui una famiglia ha l’abitazione da una parte del torrente e i campi dall’altra. Lo scorso anno sono sorti due comitati pro ponte, uno dei quali ha raccolto 600 firme. Sono state avanzate proposte per salvaguardare l’infrastruttura e per costruirne una nuova a valle o a monte dell’esistente. Nei giorni scorsi Serri ha incontrato i membri dei comitati per illustrare loro il risultato raggiunto.

«Siamo felicissimi del fatto che sono state trovate le risorse per la messa in sicurezza del ponte – ha commentato Antonella Parrocchetti – e siamo tutti consapevoli della necessità di costruire una viabilità alternativa, cosa possibile, magari un ponte bailey – un ponte componibile in acciaio, ndr –, che non dovrà essere di fianco al ponte storico, ma più lontano, anche alle spalle dell’ansa». Per un ponte nuovo, la palla passa ai due Comuni. Nei mesi scorsi anche Italia Nostra sollecitò la ristrutturazione sollecita dell’antico manufatto. «Il ponte ha bisogno di essere restaurato e manutenuto e non abbandonato come è avvenuto in questi ultimi decenni – le parole di Silvio Leoni, collaboratore dell’associazione per la salvaguardia e la conservazione dell’ambiente e del territorio –. Non è in pericolo di crollo. Bisogna smettere di torturarlo con il passaggio di trattori e altri mezzi e limitare il passaggio soltanto ai pedoni, a persone a cavallo o in motorino. Occorre pertanto costruire un alternativa, anche un ponte bailey». Il ponte di Olina, nei secoli, è stato danneggiato più volte dalle piene dello Scoltenna.

Walter Bellisi