
Il traffico sul ponte di Veggia al confine tra Sassuolo e Casalgrande
"Un ottimo incontro e un grande passo in avanti: abbiamo trovato strumenti condivisi per gestire il cantiere del Ponte di Veggia". Parla di ‘fumata bianca’, la Cisl, dopo il vertice che martedi pomeriggio, in municipio a Sassuolo, ha riunito, tra gli altri, anche i vertici del Comune di Casalgrande, i presidenti delle province di Modena e Reggio Fabio Braglia e Giorgio Zanni, Confindustria Ceramica, Cna, Lapam oltre alle organizzazioni sindacali confederali. Oggetto dell’incontro, la gestione dell’emergenza-viabilità che è lecito aspettarsi nel corso degli almeno due mesi (da metà a giugno a metà agosto) durante i quali il ponte verrà chiuso per lavori: la Cisl, che aveva proposto un piano in quattro punti, parla di un "un ottimo incontro" che ha visto le sue proposte "integrarsi con quelle istituzionali", e registra un’apertura di massima rispetto a misure che, a suo avviso, lenirà disagi tra il prevedibile e l’inevitabile.
Nel dettaglio, scrivono i rappresentanti di zona Francesco Bini della Cisl Distretto ceramico e Aziz Sadid della Cisl Tresinaro Secchia, il mondo delle imprese avrebbe condiviso "la richiesta di applicare, laddove possibile, la flessibilità oraria e lo smart working per i lavoratori che non hanno esigenze produttive e di servizio inderogabili". Due proposte che nei giorni scorsi erano state già raccomandate, e cui avevano già dato l’ok i Comuni del distretto ceramico, e cui adesso si aggiungerebbero, appunto, le imprese private. Altri punti sui quali si è registrata convergenza la necessità che l’avanzamento dei lavori proceda h24 e sette giorni su sette stante la "necessità prioritaria di rispettare la scadenza di metà agosto".
Passi avanti anche per l’apertura, una volta che il transito verrà interrotto tra Sassuolo e La Veggia, della traversa sul Secchia che congiunge la frazione sassolese di San Michele a Catellarano. Se ne avvantaggerebbero, nel caso, i mezzi di soccorso, e si attende con fiducia l’ok, non ancora arrivato, dalla Regione e dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale. "Ci fa molto piacere – concludono Bini e Sadid - che il tavolo abbia discusso senza tabù anche sulla proposta più strong del nostro pacchetto, ovvero l’introduzione di una no drive zone per il traffico pesante negli orari di punta del traffico: riteniamo molto importante che Confindustria ceramica si sia impegnata a darne la massima comunicazione alle aziende associate. Nel distretto si muovono ogni giorno più di 20mila persone, togliere dalla morsa del traffico una quota di questi mezzi sarebbe un vantaggio importante".
Stefano Fogliani