Dieta del sangue Modena. "Sciopero assurdo, una vergogna per la nostra scuola"

Castelfranco, rabbia dei genitori di Gaggio dopo la chiusura legata alla sensibilizzazione della dieta sanguigna

Genitori infuriati per lo sciopero della dieta del sangue

Genitori infuriati per lo sciopero della dieta del sangue

"Prima nessuno sapeva dov’era Gaggio, ora lo sa tutta Italia"!, ride una signora all’ingresso del paese. La curiosa vicenda dello sciopero del gruppo sanguigno che ha fatto chiudere per un giorno la scuola elementare Deledda della frazione di Castelfranco Emilia ha fatto il giro dello Stivale e ieri, all’uscita di scuola, i genitori erano inseguiti dai cronisti. "Una vergona – borbotta Fabiana Ferraro, una mamma in attesa del figlio – con tutti i problemi che ci sono abbiamo proprio bisogno della dieta del gruppo sanguigno...".

A fare arrabbiare i genitori è stata anche la tempistica, nessun preavviso; giovedì la scuola era chiusa per un problema di manutenzione e il giorno dopo venerdì, prima del weekend, quattro addetti Ata, i bidelli per intenderci, hanno aderito allo sciopero nazionale indetto dal sindacato autonomo Saese per promuovere la dieta che si basa sull’appartenenza al gruppo sanguigno, un regime alimentare non riconosciuto dalla scienza. Morale, la preside si è vista costretta a tenere la scuola chiusa in mancanza di un numero sufficiente di bidelli e mamme e papà si sono ritrovati con i figli casa, "Non me ne intendo molto – commenta un papà – ma il disagio c’è stato, soprattutto perché siamo stati avvisati all’ultimo". "Uno sciopero il giorno dopo un chiusura per lavori? – si interroga arrabbiata una mamma – io questa storia l’ho presa malissimo, una vera mancanza di rispetto, secondo me volevano fare quattro giorni a casa"!.

Qualunque sia stata la motivazione sta di fatto che uno sciopero per promuovere una dieta specifica che arriva a far chiudere una scuola non passa inosservato e, piaccia o non piaccia, l’eco della vicenda fatica a placarsi.

"Se un bambino ha dei problemi alimentari ci sarà un medico che lo segue e non credo che le scuole non siano sensibili a questi problemi – dice nonno Fabrizio Reggiani – ma chiudere per uno sciopero legato ad una dieta, qualunque essa sia mi sembra assurdo".

"Se hanno fatto sciopero qualcuno lo ha organizzato e ognuno ha le sue motivazioni per aderire o meno – commenta un’altra mamma davanti alla scuola di Gaggio – ma andiamo a vedere chi organizza uno sciopero così ridicolo"!.

"La dieta del gruppo sanguigno potrebbe essere anche interessante da approfondire, io ho comprato anche un libro – è il parere di Antonietta Bozza, un’altra mamma che incontriamo davanti alle Deledda – ma fare un sciopero e chiudere una scuola mi sembra eccessivo".

"Bisogna andare a vedere chi organizza questi scioperi" chiede Giulia Rosi.

Emanuela Zanasi