
Domani alle 20 l’associazione Porta Aperta di Modena festeggia 45 anni di attività con una messa celebrata dal vescovo don Erio Castellucci nel Santuario della Madonna del Murazzo (di fianco a Porta Aperta) e, a seguire, alle 21, nella sede di Strada Cimitero San Cataldo 117 si terrà un momento conviviale aperto a tutti.
Attiva in città dal 1978, Porta Aperta si occupa di contrasto alle povertà, servizi alla persona e prevenzione del disagio e gravi forme di emarginazione attraverso la messa in campo di numerose attività e progetti.
"In questi anni il quadro sociale è profondamente cambiato – commenta il presidente Alberto Caldana – Dalla fine degli anni Settanta, quando si rivolgevano a noi prevalentemente persone provenienti dal Sud Italia fino ad oggi, con in mezzo la crisi economica, dove ci rivogliamo a un’utenza per due terzi composta da persone che vengono da Paesi extraeuropei (Pakistan, Bangladesh e Nigeria i primi tre con i numeri più alti), anche se non mancano gli italiani e i modenesi".
Sono in media 200 i pasti erogati ogni giorno alle persone che accedono a Porta Aperta, chi consumando il pasto in loco, chi da asporto. Tra colazione, pranzo e cena sono oltre 60mila i pasti erogati in un anno. Ad oggi, Porta Aperta ospita 220 persone nelle varie strutture che gestisce. C’è poi l’emporio sociale Portobello, gestito da Porta Aperta, che annualmente eroga un supporto alimentare a circa 600 famiglie per un totale di circa 2000 persone.